Ascoli, progetto del Consind per un potabilizzatore nell'area ex Ahlstrom. Può fornire l'acqua a 25mila persone

L'area individuata per la realizzazione del potabilizzatore
L'area individuata per la realizzazione del potabilizzatore
di Mario Paci
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Martedì 24 Ottobre 2023, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 12:24
ASCOLI - Da oggi sono entrati in funzione i tre impianti di soccorso della Ciip che misceleranno l’acqua delle rispettive falde con quella più pregiata dei Sibillini. Purtroppo, infatti, salvo giugno, le piogge sono scarse e la Ciip ha attivato il secondo grado di codice rosso. Ora Il Piceno Consind si mette a disposizione per contribuire a risolvere concretamente il problema della carenza idrica. 


 
Da alcuni mesi il Piceno Consind ha offerto all’Ato 5 e alla Ciip un progetto definitivo per la realizzazione di un impianto di potabilizzazione in zona industriale. Il progetto prevede un impianto con capacità minima di 100 litri/secondo nei pressi della ex cartiera Ahlstrom. Il potabilizzatore, allacciato alla rete idrica esistente lungo l’asse attrezzato, potrebbe servire tutto l’agglomerato industriale di Campolungo. I tempi di realizzazione sarebbero contenuti in massimo 10 mesi, dato che l’impianto di adduzione dell’acqua è già esistente e l’impianto di potabilizzazione verrebbe realizzato presso un’area di proprietà del Consind messa a disposizione per il progetto specifico. La qualità dell’acqua potabilizzata è garantita dal fatto che l’acqua trattata è di falda (non proveniente quindi da pozzi, fiumi o laghi): l’opera pertanto consentirebbe alla Ciip di utilizzare acqua di migliore qualità a servizio degli utenti della zona industriale e di non attivare l’impianto di emergenza di Castel Trosino.

Il costo
 

Il costo dell’opera è inferiore a tre milioni di euro, circa un terzo di quello che costerebbe un impianto ex novo da realizzare altrove, e l’investimento andrebbe ad ammortizzarsi in non più di tre anni da parte del servizio idrico integrato.

Il progetto definitivo per l’impianto di potabilizzazione è già stato presentato al presidente e ai dirigenti dell’Ato 5 e si è in attesa di avere un parere tecnico. L’opera inoltre è stata presentata ai 30 comuni soci del Piceno Consind e alla Provincia di Ascoli durante un’ assemble. Il comitato direttivo del Piceno Consind e i tecnici sono certi che l’impianto di potabilizzazione proposto sia un’opera fondamentale per il territorio, sia per il costo veramente minimo rispetto alla potenzialità di avere acqua potabile per oltre 25mila abitanti. La tecnologia esiste, l’acqua c’è: per il Consind manca soltanto la volontà di concretizzarlo. 

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