Ascoli, cento imprese nell’area dell'ex Carbon: sei mesi per comporre la società

Ferraioli: «Sarà formata al 51% da C.Next e dal restante dagli imprenditori della provincia»

Ascoli, cento imprese nell’area dell'ex Carbon: sei mesi per comporre la società
Ascoli, cento imprese nell’area dell'ex Carbon: sei mesi per comporre la società
di Mario Paci
3 Minuti di Lettura
Sabato 2 Marzo 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 12:02

ASCOLI - «Pensiamo a un’area di 15 mila metri quadrati per quasi un centinaio di imprese e un migliaio di persone», ha annunciato l’amministratore delegato C.Next, Stefano Soliano nell’incontro con gli imprenditori in Confindustria. L’obiettivo è il recupero di aree urbane depresse, la facile accessibilità, le tecnologie come leva per attrarre imprese giovani e rivitalizzare il sistema produttivo ed economico locale. E quale sito migliore se non la ex Carbon?

La rigenerazione

«Abbiamo rilevato da molti imprenditori la ex Carbon come un luogo naturale. È una ricchezza e un valore che non possono essere dimenticati – conferma Soliano -.

L'area è molto grande e richiede tempi di bonifica e riqualificazione, c'è quindi qualche timore per tempi e tempistiche». Sei mesi di ricerca e attività per valutare la compatibilità tra il Piceno e il progetto C. Next sono racchiusi in un volume di 220 pagine. Ascoli sarebbe la quinta proposta che C.Next porterebbe avanti e finora ha sempre scelto luoghi simbolo: la Olivetti a Ivrea, l’Alfa Romeo ad Arese, l’ex cotonificio di Lomazzo, la De Agostini a Milano.

I prossimi passi

Quali saranno i prossimi passi? «La costituzione della società che porterà avanti il progetto - spiega Simone Ferraioli, presidente di Confindustria Ascoli - Una società che avrà un capitale sociale fra un milione e 1,2 milioni a seconda del business plan. Il 51% andrà a C.Newxt, il restante ai soci locali. Ora ci sarà una manifestazione d’interesse per sondare chi è interessato ad aderire al progetto e poi si partirà. I tempi? Non c’è una scadenza ma mi auguro entro sei mesi». Tante le note positive nello studio di C.Next, dal tessuto industriale del Piceno resistente alla crisi alle Marche che come seconda regione manifatturiera d'Italia e nell'Ascolano vanta un’innovazione manifatturiera superiore alla media nazionale. Per le imprese il tasso di natalità è in media nazionale, ma quello di mortalità è inferiore. C'è poi una crescita di società di capitali superiore alla media italiana e al top nelle Marche. La percentuale dedicata alle riserve naturali è inoltre tra le prime 30 in Italia e tra i plus i siti archeologici, musei e le attrattività per la qualità della vita. Tra le note stonate invece spiccano lo spopolamento dell'entroterra e delle città verso la costa e il progressivo invecchiamento della popolazione, l'inadeguatezza delle infrastrutture logistiche. «Esiste però un piano regionale importante di infrastrutture e trasporto in discussione oggi», sottolinea Soliano. Negativo anche il numero di startup innovative. E proprio ieri il sindaco ha incontrato a Roma il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano per parlargli della rigenerazione dell’area ex Carbon. Il sottosegretario verrà a constatare in prima persona.

© RIPRODUZIONE RISERVATA