Dopo la festa in spiaggia, adesso un matrimonio: un nuovo focolaio. Bimbo di un anno con febbre alta ricoverato all'ospedale Salesi

Dopo la festa in spiaggia, adesso un matrimonio: un nuovo focolaio. Bimbo di un anno con febbre alta ricoverato all'ospedale Salesi
Dopo la festa in spiaggia, adesso un matrimonio: un nuovo focolaio. Bimbo di un anno con febbre alta ricoverato all'ospedale Salesi
di Mario Paci
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Domenica 11 Luglio 2021, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Luglio, 11:26

ACQUASANTA TERME - Dopo la festa in spiaggia con 180 invitati che ha scatenato un focolaio Covid a San Benedetto, un altro evento al quale hanno preso parte numerose persone è stato purtroppo rovinato dal Coronavirus.

Domenica scorsa nella frazione di Paggese di Acquasanta Terme si è svolto un matrimonio. Un invitato al matrimonio, asintomatico ma positivo, ha inevitabilmente contagiato altri partecipanti alle nozze che sono venuti a contatto con lui durante la cerimonia e il pranzo nuziale che si è svolto in un ristorante della vallata del Tronto. E purtroppo fra i positivi c’è anche un bimbo di un anno. Ha subito accusato febbre alta e per precauzione è stato disposto il suo trasferimento al Salesi di Ancona dove per fortuna le sue condizioni sono stazionarie ed è tenuto sotto stretta osservazione dai medici dorici. Il sindaco di Acquasanta Terme, Sante Stangoni, ha disposto la chiusura per la sanificazione dell’asilo frequentato dal piccolo.


Il focolaio 
«Per ora i positivi al Covid sono solamente quattro ma aspettiamo l’esito dei tamponi per tutti gli invitati e lunedì mattina avremo un quadro più completo - afferma Claudio Angelini, primario del servizio di igiene e sanità pubblica dell’Area vasta 5 - Per precauzione una sessantina di invitati è stata messa in quarantena in attesa degli esami di laboratorio. Nel frattempo migliora, invece, la situazione a San Benedetto del Tronto dopo l’impennata dei contagi relativa alla festa di fine anno scolastico avvenuta in uno stabilimento balneare».


La comitiva
L’altra sera, invece, una comitiva di studenti ascolani che doveva recarsi a Malta per una vacanza studio è stata bloccata in extremis dopo l’arrivo di una lettera dell’ambasciata.

A Malta, infatti, sono già bloccati circa 70 studenti di tutta Italia che si sono infettati e dai college sono stati trasferiti nei Covid Hotel per evitare che il virus si propagasse ulteriormente nei villaggi studenteschi. «A differenza dell’Italia - spiega ancora il primario del Sisp, Angelini - le regole sull’isolamento sono diverse». In Italia, infatti, se si è positivi al ventunesimo giorno può comunque cessare l’isolamento perchè si ritiene che la carica virale sia oramai bassa. Al contrario a Malta si può uscire di casa solo quando il doppio tampone è negativo. Quindi non è escluso che la quarantena per alcuni di loro possa proseguire ulteriormente.


Il blocco
Nel frattempo settanta ragazzi proveniente dalla Penisola sono bloccati nelle stanze di un hotel a Malta. La loro vacanza studio nella suggestiva location mediterranea si è trasformata in un incubo per il Covid. Ventuno di loro sarebbero sintomatici già riscontrati. Isolati nelle stanze dell’hotel, senza le necessarie profilassi e cure. A lanciare l’allarme, raccolto dall’avvocato Eric Grimaldi, presidente del comitato «Cura Domiciliare Covid19», è stata una mamma di una ragazza di Portici che chiede che venga fornita assistenza ai giovani. Da vacanza ad incubo I ragazzi si sono recati in vacanza a Malta grazie a una sovvenzione parziale dell’Inps e tramite un’agenzia di Ascoli. Qui purtroppo si sono imbattuti con il Covid. L’agenzia si è subito mossa per cercare di alleviare le condizioni di disagio degli studenti e le preoccupazioni comprensibili dei genitori.

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