Scoperti i baby-vandali dei Bagni 26/27: sono tre ragazzi e due amiche, tutti minorenni. Il titolare: «Scuse e danni pagati e non vi denuncio»

Scoperti i baby-vandali dei Bagni 26/27: sono tre ragazzi e due amiche, tutti minorenni. Il titolare: «Scuse e danni pagati e non vi denuncio»
di Sabrina Marinelli
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Venerdì 3 Settembre 2021, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 14:57

SENIGALLIA - Identificati i vandali dei Bagni 26/27, immortalati da una telecamera. Si tratterebbe di due ragazze e tre ragazzi, tutti minorenni e del posto. Frequentano la zona del lungomare Mameli dove è accaduto il danneggiamento di martedì notte, ma non sono clienti dello stabilimento. Non sono stati denunciati perché l’imprenditore balneare vuole essere magnanimo ed è disposto a perdonarli se si scuseranno per quanto accaduto e se pagheranno i danni.

Hanno tagliato la rete del tappeto elastico dove sono entrati insieme, mettendosi a saltare fino a rompere le molle, calibrate per sostenere il peso dei bambini. Era accaduta la stessa cosa alcuni giorni prima ma non è certo che fossero gli stessi giovani. La telecamera che li ha ripresi ha consentito di risalire alla loro identità grazie anche ad amici comuni del bagnino che li conoscono. 


L’attesa
«Non ho ancora sporto denuncia - spiega Maurizio Tamenghi, titolare del Bagni 26/27 sul lungomare Mameli - vorrei non dover arrivare a tanto. Se si scuseranno e pagheranno i danni per me la vicenda sarà chiusa. Vorrei anche che capissero che ciò che hanno fatto è sbagliato». Se non si faranno avanti il titolare dei Bagni 26/27 porterà i filmati alle forze dell’ordine che poi provvederanno a chiamarli in seguito alla sua denuncia. Il gruppetto, che di giorno frequenta un altro stabilimento balneare, quella notte era lì, ai Bagni 26/27. Forse attirato dal grande tappeto elastico. «Dopo la mezzanotte è vietato scendere in spiaggia – prosegue il bagnino – nonostante il divieto i ragazzini per tutta l’estate l’hanno frequentata di notte».

Un problema quindi che non riguarda solo la riviera di levante, cuore pulsante della movida, ma che ha interessato anche la tranquilla spiaggia di ponente. Maurizio Tamenghi confida nel fatto che i responsabili, proprio perché ormai identificati e immortalati dalle telecamere, tornino da lui, alla luce del sole, per scusarsi di ciò che di notte hanno compiuto nel suo stabilimento, dove nemmeno sarebbero potuti entrare. In caso contrario sporgerà denuncia.


Il precedente
Lo stesso atteggiamento collaborativo dimostrato da Lorenzo Esposto, titolare del ristorante “Enogastronomia Tornando a casa” al Foro Annonario. La sera del 21 agosto alcuni ragazzi, di una tavolata di 14 giovanissimi della zona di Jesi, hanno danneggiato e imbrattato il bagno del ristorante. Sul posto è intervenuta la polizia che ha identificato i presenti e spiegato al titolare che, non trattandosi di un reato procedibile d’ufficio, avrebbe dovuto sporgere querela entro novanta giorni. Ancora non si è presentato in commissariato il ristoratore, che attende fiducioso le scuse e il risarcimento. Al ristorante però nessuno si è visto. «Aspetto ancora un po’ prima di denunciare – dice Lorenzo Esposto – devono capire che quello che hanno fatto non va bene e penso che pagare i danni sia un modo di assumersi le proprie responsabilità». Vuole dargli fiducia Lorenzo Esposto che di danni ne ha subiti altri prima di questo. Purtroppo sono solo gli ultimi di una serie di atti vandalici avvenuti nel corso dell’estate. Alcuni avvenuti in centro storico ma la maggior parte in spiaggia ai danni degli stabilimenti balneari, ricorsi in massa alle guardie notturne.

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