Turisti umbri picchiati vicino alla discoteca Mamamia: «Calci all’auto, poi le botte del branco»

Turisti umbri picchiati vicino alla discoteca Mamamia: «Calci all’auto, poi le botte del branco»
Turisti umbri picchiati vicino alla discoteca Mamamia: «Calci all’auto, poi le botte del branco»
di Sabrina Marinelli
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Martedì 27 Luglio 2021, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 10:04

SENIGALLIA -  Tre turisti di Gubbio aggrediti sabato notte in via Fiorini a Cesano mentre una quarta è sfuggita al pestaggio acquattandosi tra i sedili dell’auto. Le due coppie di amici, in vacanza in città, avevano iniziato la serata di sabato a Falconara.

«Eravamo andati in un locale a ballare – racconta una 18enne – poi verso le 2 sono arrivati i carabinieri e hanno fatto smettere così siamo andati al Mamamia. Con il mio ragazzo sarei anche tornata a casa ma i nostri amici volevano ballare, eravamo in macchina con loro e li abbiamo seguiti». Alcune ore più tardi sono andati a riprendere l’auto parcheggiata nella strada del locale. «Siccome c’era una ragazza appoggiata alla macchina che stava vomitando – aggiunge – abbiamo aspettato. Passava il tempo però e non si spostava così siamo saliti e quando abbiamo suonato il clacson e si è scatenato l’inferno. Il suo ragazzo ha iniziato a prendere a calci la macchina». 


«Eravamo circondati, davano calci all’auto, poi hanno sfondato il lunotto posteriore e danneggiato quello anteriore. Hanno preso il mio amico per il collo cercando di trascinarlo fuori dalla macchina, a me hanno fatto lo stesso tirandomi per i capelli».

La 18enne e il fidanzato 24enne hanno riportato ferite guaribili in 7 giorni mentre l’amico 22enne 5 giorni di prognosi. Illesa la 17enne che si è nascosta tra i sedili. «Siamo riusciti a mettere in moto la macchina dopo 20 minuti di inferno e vari tentativi – prosegue – ma per andare via di lì siamo finiti addosso a diverse macchine in sosta e che prima non volevano sapere di spostarsi».

Si sono diretti alla caserma dei carabinieri per sporgere denuncia poi sono andati in ospedale a farsi medicare. «Nel frattempo siamo tornati a Gubbio – conclude –, non è tanto per le ferite ma sono sconvolta, ho paura e non credo metterò più un piede in una discoteca. Mi sembrava di vivere scene di un film. Nessuno che ci sia venuto in soccorso, era solo pieno di sballati e ubriachi, nemmeno i buttafuori, presenti, hanno avvisato le forze dell’ordine». Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri che sulla carrozzeria della macchina hanno isolato diverse impronte digitali. Alcuni aggressori sono stati descritti dalle vittime come magrebini e altri stranieri dell’Est, tra cui anche una ragazza, ma non è escluso che vi fossero anche italiani.

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