Una proposta per avere l’ex discoteca Shalimar: spunta l’ipotesi della struttura sociosanitaria

Una proposta per avere l’ex discoteca Shalimar: spunta l’ipotesi della struttura sociosanitaria
Una proposta per avere l’ex discoteca Shalimar: spunta l’ipotesi della struttura sociosanitaria
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Venerdì 24 Giugno 2022, 09:20

SENIGALLIA  - Lo Shalimar potrebbe diventare una struttura sociosanitaria ma manca ancora l’aggiudicazione definitiva. L’asta, infatti, si è chiusa mercoledì con una sola offerta, che ammonta a 715.500 euro, presentata da un’immobiliare di Roma. Non essendo però stato raggiunto il prezzo base di 954mila euro serve il parere favorevole del giudice fallimentare e del comitato dei creditori. L’offerta minima per partecipare era di 715.500 ma, mentre con il prezzo a base d’asta mercoledì si sarebbe chiusa con l’aggiudicazione definitiva, la procedura prevede ora un ulteriore passaggio che contempla anche l’ipotesi di offerte migliorative. 


In questi giorni si sta quindi scrivendo il futuro di una struttura che ha fatto la storia di Senigallia.

Un luogo simbolo, di ritrovo, di sano divertimento, dove intere generazioni hanno trascorso i momenti più spensierati della propria giovinezza. Lo Shalimar Club, già Covo Nord Est, è chiuso dal 2008. Un’area immensa, costituita da cinque edifici, sulla collina di Scapezzano con vista sul mare. La destinazione d’uso principale, turistico-ricreativa, non ha trovato negli anni interesse. Impensabile riaprire una discoteca cercando di un rincorrere un passato glorioso che ormai ha fatto il suo tempo.

Con l’ultima variante urbanistica, adottata dal consiglio comunale, è stata bocciata l’osservazione in cui si richiedeva una destinazione d’uso residenziale. L’area avrebbe ospitato molti nuclei familiari ma senza adeguati servizi. E’ invece stata inserita la possibilità di sfruttarla come struttura sociosanitaria, anche riabilitativa considerando che c’è un’ampia piscina, e molti locali a disposizione. Questo potrebbe essere il futuro dell’intero complesso immobiliare se l’affare andrà a buon fine. Tra i cinque edifici c’è anche l’ex villa padronale, che ospitava il ristorante, e che il 29 gennaio scorso è andata distrutta da un rogo. Per la prima asta, bandita nel 2020, venivano richiesti quasi 6 milioni di euro poi la cifra è scesa, di volta in volta, fino ad arrivare sotto al milione di euro all’ottavo tentativo, dove è finalmente spuntata un’offerta. 


Le idee
Il complesso immobiliare di via Berardinelli è destinato a rinascere. L’immobiliare di Roma, il cui nome non potrà essere diffuso finchè non verrà ultimata la procedura con l’assegnazione definitiva, è interessata all’investimento che porterebbe, in un secondo tempo, a realizzare una struttura sociosanitaria. Per la città sarebbe comunque una svolta, un capitolo nuovo da scrivere in una zona in degrado, che potrà tornare ad animarsi anche se con funzioni diverse dal passato.

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