«Vado in discoteca per cercare di prendere il Covid»: la confidenza choc della professoressa no vax. Gli alunni lo dicono ai genitori e scoppia il caso

«Vado in discoteca per cercare di prendere il Covid»: la confidenza choc della prof no vax fa infuriare i genitori
«Vado in discoteca per cercare di prendere il Covid»: la confidenza choc della prof no vax fa infuriare i genitori
di Sabrina Marinelli
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Martedì 7 Dicembre 2021, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 09:53

SENIGALLIA - «Voglio infettarmi e vado spesso in giro sperando di prendere il Covid». Sarebbe questa la frase choc che una professoressa no vax delle medie Mercantini, almeno secondo i racconti di alcuni alunni, avrebbe riferito in classe. Frase che gli studenti hanno raccontato ai genitori andati su tutte le furie. Uno di loro, a nome delle famiglie della classe, ha scritto al sindaco.

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«Francamente sono rimasto sconcertato da quanto mi è stato riferito ed è mia intenzione verificare a approfondire l’accaduto – interviene il sindaco Massimo Olivetti –, non è la prima volta che ci troviamo di fronte ad un’insegnante no vax.

Era accaduto all’inizio dell’anno al Corinaldesi ma qui parliamo addirittura di una scuola media. E’ inaccettabile. Pur non avendo poteri ne parlerò comunque con il dirigente scolastico perché un simile episodio non si ripeta». 

Obiettivo Green pass

Secondo quanto riferito dai figli ai genitori, l’insegnante avrebbe detto in classe di non aver fatto il vaccino e di voler prendere il Covid per poter poi ottenere il Green pass. Avrebbe raccontato di andare in discoteca e nei locali sperando di infettarsi. Finora le è stato sufficiente sottoporsi al tampone periodicamente per andare a lavorare, ma dal 15 dicembre entra in vigore l’obbligo di vaccinazione per insegnanti e personale Ata.
Il sindaco stesso riconosce che andrà chiarito il tenore di quelle frasi, se davvero la prof le ha pronunciate. «Non so il tono con cui si sia sviluppata questa conversazione in classe – aggiunge il sindaco – resta comunque gravissima, oltretutto perché pronunciata in ambito scolastico a dei minorenni che vedono gli insegnanti come punti di riferimento, di cui seguono i consigli. Un comportamento assolutamente da condannare». All’inizio dell’anno scolastico uno studente del Corinaldesi non si era presentato al centro vaccinale, dove aveva appuntamento per il vaccino, perché la professoressa in classe aveva messo in guardia i ragazzi dai pericoli. Solo dopo un’opera di convincimento dei genitori si era convinto. «Comportamenti come questi sono assolutamente da condannare – conclude il primo cittadino – perché rallentano quel percorso, l’unico possibile, che si porterà fuori da Covid, ossia la vaccinazione». Il virus inoltre corre velocemente anche nelle scuole come molti senigalliesi, con figli in età scolare, sanno benissimo. Nemmeno le medie Mercantini ne sono esenti. I genitori hanno chiesto al sindaco di intervenire per mandare via la professoressa, non vogliono che insegni ai loro figli. Non si sono rivolti direttamente alla preside per non rendere individuabile la classe, visto che insegna in più di una, e non avere ripercussioni per i figli.

Dad e quarantene

Sul versante scolastico la situazione è tesa anche per altri motivi. Ci sono tante classi in quarantena con studenti che attendono di essere chiamati per il tampone molecolare. L’Asur sta facendo il possibile per velocizzare ma si è creata anche qui una coda con un’attesa che, per molte famiglie, appare interminabile. Alcuni genitori chiedono di chiudere le scuole, come accaduto domenica per la primaria Puccini e altri invocano almeno una sanificazione degli ambienti. 

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