SENIGALLIA - Tanti cantieri nell’entroterra e solo un paio a Senigallia, dove il sindaco chiede più attenzione alla Regione. Continua, infatti, a cedere l’argine ripristinano in somma urgenza alla Marazzana, alla vigilia di una nuova allerta gialla che, seppure non sia stata allarmante, non ha fatto stare sereni i senigalliesi. Ancora si attende il dragaggio del tratto centrale del Misa fino alla foce dove si è creata, di nuovo, una barra.
La segnalazione
«Abbiamo segnalato la necessità di intervenire alla Regione – spiega il sindaco Massimo Olivetti –, dove ci dicono che stanno attenendo lo studio commissionato alle università per avere un quadro complessivo.
In attesa di interventi strutturali, il sindaco chiede di individuare delle zone a monte dove fare uscire l’acqua. «Bisogna prevedere delle zone alluvionabili – dice -, dove il Misa possa disperdere la sua forza, zone di laminazione a monte. Devono tenere conto che nella parte finale c’è un numero di popolazione molto elevata e qui rischiamo sempre di finire sott’acqua». Nel corso della notte tra sabato e domenica c’è stato, inoltre, un grande vento che ha fatto cadere qualche transenna da cantiere, come successo in via Raffaello Sanzio, dove i pedoni per andare alla messa nella vicina chiesa della Pace sono dovuti passare ieri sulla Statale. Dall’opposizione lamentano troppo caos sulla gestione dei contributi e soprattutto il territorio che ancora non è sicuro.
I fondi
«E’ indecente il trattamento riservato ai comuni – lamentano Dario Romano e Andrea Storoni, rispettivamente capogruppo del Pd a Senigallia e dell’opposizione ad Ostra -, abbandonati a erogare, controllare e ancor prima interpretare le linee guida per destinare i famosi 5mila e i 20mila a famiglie e imprese. Cifre su cui si sta facendo una grandissima confusione, tra spese ammissibili e non. Il fiume e gli argini, in alcuni tratti, sembrano delle tavole da biliardo, con il rischio che eventuali piene possano arrivare a grande velocità nei centri abitati e a Senigallia. Olivetti – concludono - non sta facendo alcun raccordo con la vallata, eppure ci sarebbe l’Unione dei Comuni».