Marazzana, l’argine continua a cedere. Il sindaco di Senigallia: «Bisogna accelerare sui lavori»

Marazzana, l’argine continua a cedere. Il sindaco di Senigallia: «Bisogna accelerare sui lavori»
Marazzana, l’argine continua a cedere. Il sindaco di Senigallia: «Bisogna accelerare sui lavori»
di Sabrina Marinelli
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Lunedì 17 Aprile 2023, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 21:20

SENIGALLIA - Tanti cantieri nell’entroterra e solo un paio a Senigallia, dove il sindaco chiede più attenzione alla Regione. Continua, infatti, a cedere l’argine ripristinano in somma urgenza alla Marazzana, alla vigilia di una nuova allerta gialla che, seppure non sia stata allarmante, non ha fatto stare sereni i senigalliesi. Ancora si attende il dragaggio del tratto centrale del Misa fino alla foce dove si è creata, di nuovo, una barra. 


La segnalazione


«Abbiamo segnalato la necessità di intervenire alla Regione – spiega il sindaco Massimo Olivetti –, dove ci dicono che stanno attenendo lo studio commissionato alle università per avere un quadro complessivo.

Dovrebbe arrivare a fine giugno. Nel frattempo, però, chiediamo di spostare l’attenzione sui lavori di somma urgenza, che ora stanno interessando le zone a monte di Senigallia, dove vedo grandi movimenti, anche qui da noi dove abbiamo giusto un paio di cantieri». L’allerta gialla annunciata è stata meno preoccupante del previsto. «Abbiamo attivato la sorveglianza dei fiumi per tutta la notte – assicura il sindaco – ma i livelli sono stati sempre nella piena normalità. L’allerta gialla crea ansia nei cittadini, lo so, ma non è stata così brutta come poteva sembrare. La situazione è stata ampiamente sotto controllo». 


In attesa di interventi strutturali, il sindaco chiede di individuare delle zone a monte dove fare uscire l’acqua. «Bisogna prevedere delle zone alluvionabili – dice -, dove il Misa possa disperdere la sua forza, zone di laminazione a monte. Devono tenere conto che nella parte finale c’è un numero di popolazione molto elevata e qui rischiamo sempre di finire sott’acqua». Nel corso della notte tra sabato e domenica c’è stato, inoltre, un grande vento che ha fatto cadere qualche transenna da cantiere, come successo in via Raffaello Sanzio, dove i pedoni per andare alla messa nella vicina chiesa della Pace sono dovuti passare ieri sulla Statale. Dall’opposizione lamentano troppo caos sulla gestione dei contributi e soprattutto il territorio che ancora non è sicuro. 


I fondi


«E’ indecente il trattamento riservato ai comuni – lamentano Dario Romano e Andrea Storoni, rispettivamente capogruppo del Pd a Senigallia e dell’opposizione ad Ostra -, abbandonati a erogare, controllare e ancor prima interpretare le linee guida per destinare i famosi 5mila e i 20mila a famiglie e imprese. Cifre su cui si sta facendo una grandissima confusione, tra spese ammissibili e non. Il fiume e gli argini, in alcuni tratti, sembrano delle tavole da biliardo, con il rischio che eventuali piene possano arrivare a grande velocità nei centri abitati e a Senigallia. Olivetti – concludono - non sta facendo alcun raccordo con la vallata, eppure ci sarebbe l’Unione dei Comuni».
 

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