Partita una colletta
​per le suore derubate

Partita una colletta ​per le suore derubate
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Lunedì 1 Dicembre 2014, 21:23 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 18:52
SENIGALLIA - Raffica di furti a Cesano, esplode l’ira dei residenti: “Siamo dimenticati da tutti”. Partita la raccolta fondi da devolvere alle suore comboniane vittime dei ladri. Non ce la fanno più i residenti della frazione Cesano, che ormai da mesi subiscono furti di continuo. Gli ultimi, in ordine di tempo, sono stati messi a segno nello scorso weekend, quando ignoti non hanno risparmiato nemmeno la residenza delle suore comboniane, facendo irruzione nonostante all'interno ci fossero due monache. I residenti si stanno organizzando in queste ore per mettere in piedi una raccolta fondi da devolvere alle due suore, le ultime rimaste nella residenza. Le monache non hanno chiesto aiuto, loro vivono da sempre di opere di carità e si adoperano per dare un piatto caldo ai senza tetto: ieri mattina c'è chi si è presentato con sei uova, altri con qualche decina di euro, ma il tam tam tra i residenti è già partito. La raccolta fondi è stata attivata non appena si è sparsa la notizia che le suore derubate erano rimaste senza soldi per pagare le bollette e per mangiare.

“Le suore sono un'istituzione qui a Cesano - spiega Maria Romagnoli - Ci sono da sempre, nessuno ci ha ascoltato nonostante le firme che abbiamo raccolto per evitare che la residenza fosse messa in vendita. Adesso le ultime due sorelle, una di loro si è spenta qualche settimana fa, sono rimaste senza nulla, perché diciamolo chiaro, a nessuno interessa di Cesano. Abbiamo dovuto lottare perfino per farci accendere le luci”. Una frazione dove la maggior parte delle abitazioni viene utilizzata durante la stagione estiva: “L'amministrazione comunale dovrebbe sapere che votiamo anche noi di Cesano - afferma Vera Landini - Siamo stufi di essere trattati come cittadini di serie B. In estate siamo noi a doverci occupare di ripulire la spiaggia della piccola baia, di verniciare le panchine. Qui siamo terreno fertile per ladri e criminali perché siamo dimenticati da tutti”.

Per difendersi dai furti, tanti anche quelli messi a segno nelle abitazioni estive, i residenti stanno pensando a difendersi da soli, attraverso la vigilanza privata. Meno di un mese fa, avevano protestato per la mancata accensione delle luci nella piazzetta: “Una storia che ormai si ripete da anni - spiega Rita Fermi - Ci siamo dovuti rivolgere al vicesindaco per farci accendere le luci, altrimenti dopo le cinque era impossibile uscire. In estate lavoriamo per favorire il turismo e questo va bene, ma bisogna anche pensare a chi ci vive e siamo noi a pagare le tasse e se paghiamo come quelli che vivono in centro, perché non dovremmo avere gli stessi diritti? Adesso chiederemo più controlli e più sicurezza, non possiamo vivere nella paura di essere derubati. Il furto dalle suore credo sia l'esempio lampante che qui, ognuno fa quello che vuole”.



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