Ancona, piazza Pertini cerca la sua identità: slitta il progetto della copertura da 1,2 milioni

Piazza Pertini cerca la sua identità: slitta il progetto della copertura da 1,2 milioni
Piazza Pertini cerca la sua identità: slitta il progetto della copertura da 1,2 milioni
di Massimiliano Petrilli
4 Minuti di Lettura
Domenica 27 Ottobre 2019, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 09:23
ANCONA - Il capitolo riqualificazione e nuova copertura di piazza Pertini ha attraversato tutte le ultime sindacature. Incassando sempre un rinvio da un anno all’altro. Come avvenuto in occasione dell’approvazione dell’ultimo Piano triennale delle opere pubbliche 2020-22 votato nei giorni scorsi dalla Giunta. Quando quella specifica voce è riportata alla previsione d’investimento nel 2022 per 1,2 milioni. E intanto? La piazza dei Rinoceronti o dell’ex panificio militare sopravvive. 

Due giovani trovati ubriachi dai poliziotti vicino ai Rinoceronti

Ancona, vandalismi senza tregua: graffiti e danneggiata la fontana

Tra un maxi gazebo e l’altro, tra un canestro e un campo di calcetto la spianata tira a campare tra le infinite incursioni notturne di writer, imbrattatori delle pareti dei Rinoceronti, bivacchi improvvisati e una sosta selvaggia notturna (spesso anche diurna con l’occupazione degli spazi dei motorini). Nel campionario di scarabocchi sono finiti più volte gli stessi Rinoceronti, il gruppo scultoreo per ora impallato dai gazebo montati per la manifestazione che si è aperta ieri. Copertura, più o meno estesa, destinata ad ospitare da qui a metà novembre manifestazioni destinate a richiamare decine di migliaia di visitatoti (Qualità artigiana, Fanta Fiera e Choco Marche). Per poi passare il testimone ai mercatini e iniziative di Natale. Così che la piazza rivesta per diversi mesi un ruolo da protagonista in centro.

 

E dopo? Da gennaio dovrebbe tornare ad ospitare una volta al mese il mercatino d’antiquariato, in attesa di riprendersi il palcoscenico prima con la Fiera di Maggio e poi con i tornei sportivi. Kermesse capaci di scandire le diverse stagioni di piazza Pertini in attesa, praticamente sin dalla sua inaugurazione (anzi doppio taglio del nastro visto il sostanzioso restyling del 2003), di una sua identità. Accantonata l’ipotesi originaria di trasferirci le bancarelle di corso Mazzini (sempre osteggiata dalla categoria) è stata più volte ripresa l’ipotesi di realizzare una copertura, anche per ospitare eventi. Ipotesi scivolata da un Piano triennale delle opere pubbliche all’altro. Vuoi per mancanza di finanziamenti, vuoi per ipotesi d’utilizzo transitorie. 

L’ultima in ordine di tempo è l’idea di trasferire qui i box del Mercato delle Erbe durante i lavori di ristrutturazione. Per questo si era pensato a una tensostruttura provvisoria dove sistemare i commercianti. Anche se, per motivi economici e di fattibilità, sembra stia prevalendo l’idea di utilizzare l’ex liceo Savoia. In attesa di una scelta definitiva sui commercianti del Mercato delle Erbe, piazza Pertini si gode le diverse kermesse e il Natale. E spera che le intenzioni si traducano (finalmente) in una bozza di progetto. «L’idea è quella di creare un luogo multifunzionale - afferma l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Manarini - dove favorire la socializzazione cosicchè la piazza sia un contenitore per gli eventi, ma anche un luogo dove incontrarsi e vivere la città. Una piazza viva e vivibile». Principi che dovrebbero tradursi in una sorta di “Giardino d’inverno”. Su un lato della piazza si vorrebbe allestire una copertura parziale, tipo giardino d’inverno riparato dalle intemperie, una struttura in vetro con un lounge bar e servizi, arredata con piante e panchine per leggere un libro, godersi uno spettacolo o partecipare a un evento. L’altro lato, quello dei Rinoceronti, dovrebbe restare libero per non oscurare la vista della Mater Amabilis, il complesso scultoreo di Valeriano Trubbiani, prevedendo al massimo una tensostruttura smontabile da destinare a mercatini e manifestazioni.

Nell’attesa si va con la manutenzione ordinaria o, in caso di entrate extra, con lavori straordinari. Come quelli che a dicembre 2017 hanno permesso di rimettere a nuovo l’area della Mater Amabilis. Un lifting da 15mila euro finanziato da Mobilità & Parcheggi con l’Art Bonus, servito a smacchiare il basamento e le pareti intorno, mettere nuove targhe illustrative e illuminare i Rinoceronti con un nuovo impianto d’illuminazione con sette fari e luci a led. 

Erano state anche potate le siepi del giardino intorno, dietro cui spesso si riparavano vandali e imbrattatori. Meglio illuminata, senza nascondigli e controllata da sei spycam, tra fisse e brandeggianti, che vigilano sul perimetro di piazza Pertini. Anche se tutto questo non ha scoraggiato vandali e clochard, non certo il miglior biglietto da visita per un luogo che, con il suo maxi-parcheggio sotterraneo, spesso è il primo colpo d’occhio regalato a chi arriva in città.

Meglio non va nell’attigua piazza Stamira. Nella prima parte la fontana ha smesso di zampillare e l’acqua nella vasca è putrida. Mentre il vecchio manufatto all’angolo è tornato ad essere la lavagna preferita dai writer. Tenta di tenere alto l’orgoglio della piazza l’eroina Stamira. Ma alle spalle della sua statua spunta una palma oramai spelacchiata, forse vittima del punteruolo rosso che da piazza Cavour potrebbe aver trovato qui un altro punto favorevole per sopravvivere. Quella sopravvivenza che negli anni è diventata la specialità di piazza Pertini, sperando che termini lo scivolo tra le pieghe dei bilanci.
© RIPRODUZIONE RISERVATA