Osimo, Sandro Antonelli lascia le Civiche: «Attaccato e isolato». Il centrodestra è pronto a candidarlo sindaco

Osimo, Sandro Antonelli lascia le Civiche: «Attaccato e isolato». Il centrodestra è pronto a candidarlo sindaco
Osimo, Sandro Antonelli lascia le Civiche: «Attaccato e isolato». Il centrodestra è pronto a candidarlo sindaco
di Giacomo Quattrini
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Venerdì 16 Febbraio 2024, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 12:14

OSIMO - Sandro Antonelli esce dalle Liste civiche. La rottura anticipata dal Corriere Adriatico si è consumata in queste ore ed è stata ufficializzata da una nota diffusa ieri dal vincitore delle primarie dell’aprile 2023. Primarie che a questo punto sono state vane, perché le Liste civiche latiniane dovranno puntare su altri: sulla ex capogruppo consigliare Monica Bordoni che fu battuta a sorpresa da Antonelli oppure su Dino Latini, che sarebbe alla sua sesta candidatura a sindaco me che pare l’unico a poter evitare un’ulteriore emorragia nel movimento, che nei giorni scorsi aveva perso gli ormai ex coordinatori Giulia Dionisi e Francesco Sallustio, poi l’ex assessore Damiano Pirani.

La contestazione

Tutti in aperta contestazione con la vecchia guardia delle Liste civiche, da Latini a Bordoni, da Simoncini a Giacchetti, che non avrebbero dato spazio alle nuove leve e che avrebbero impedito ad Antonelli di aprire la coalizione al centrodestra, dopo l’invito di Fratelli d’Italia.

Antonelli in verità già dal giorno dopo le primarie è stato un candidato sindaco zoppo. Avrebbe voluto Matteo Sabbatini capogruppo consiliare dopo le dimissioni di Monica Bordoni, delusa dall’inaspettata sconfitta alle primarie. Invece, nonostante un primo annuncio su Facebook su Sabbatini, quest’ultimo non è stato mai incaricato così il ruolo è finito al consigliere anziano delle Liste, l’ex sindaco Simoncini. Altro schiaffo è stato l’annuncio dello stesso Simoncini che le civiche avrebbero fatto una corsa solitaria alle elezioni comunali, senza accordi con partiti. Ai quali era stato semmai chiesto di riconoscere Latini e togliere i simboli. Insomma, Antonelli non ha potuto incidere sulla sua eventuale coalizione. Infine, lunedì scorso la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Antonelli non è andato alla consueta riunione settimanale del movimento adducendo a impegni personali.

Nonostante ciò, l’assemblea ha decretato come nuovi coordinatori al posto di Dionisi e Sallustio due nomi non qualsiasi, ovvero Monica Bordoni, capogabinetto di Latini in Regione, e Gilberta Giacchetti, presidente dell’Istituto Campana. Insomma, le due battute da Antonelli alle primarie, che avrebbe preferito altri alla segreteria del movimento. Così ieri ha annunciato il suo passo indietro: «Nell’ultimo anno - rivela - anziché essere sostenuto, molte volte sono stato attaccato e isolato all’interno del movimento. La mia colpa? Quella di aver vinto le primarie. Così si è creato in me un senso di malessere contrario alla fiducia e all’entusiasmo ricevuti dagli elettori delle primarie e da una parte del movimento. Ho atteso molti mesi per vedere se si potevano ricomporre i cocci, ma non ci sono le condizioni per una vera unità di intenti».

Per Antonelli «troppo spesso all’interno delle Civiche i toni si sono alzati» per questo ha deciso di «proseguire un mio percorso personale in continuità con l’attività finora svolta nel civismo». Antonelli assicura di «voler mandare a casa l’attuale inconcludente amministrazione» di centrosinistra e si dice disponibile «ad accogliere quanti vorranno condividere con me lo stesso obbiettivo». Ovvero il centrodestra. Fdi, Lega e Forza Italia sarebbero pronti a sostenerlo.

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