La gang dei ladri faceva base in Riviera: un albanese in carcere e l'autista già libero, caccia al terzo

La gang dei ladri faceva base in Riviera: un albanese in carcere e l'autista già libero, caccia al terzo
La gang dei ladri faceva base in Riviera: un albanese in carcere e l'autista già libero, caccia al terzo
di Giacomo Quattrini
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Sabato 10 Dicembre 2022, 01:05 - Ultimo aggiornamento: 15:06

OSIMO - Convalidati gli arresti dei due ladri albanesi fermati mercoledì sera a Castelfidardo grazie ad un intervento congiunto e provvidenziale di carabinieri e polizia locale. Stando alla ricostruzione degli inquirenti sarebbero collegati direttamente ad una banda specializzata nei furti in appartamento già identificata e denunciata l’anno scorso, quando aveva preso in affitto un appartamento a Numana per trasformarlo nella base dalla quale coordinare le attività delittuose in Valmusone

Lo stupefacente 

Questa volta si appoggiavano in un appartamento a Civitanova, dove mercoledì sera nel corso della perquisizione post arresto, è stata ritrovata della droga, circa 15 grammi di cocaina più materiale ritenuto idoneo al confezionamento. Per questo la donna che abita in quella casa, anche lei albanese, incinta di tre mesi, è stata denunciata per spaccio. Il suo compagno 46enne, che aveva già precedenti per ricettazione, è stato ritenuto socialmente pericoloso e a rischio di reiterazione di reato, dunque per lui la convalida ha sentenziato la misura cautelare in carcere. L’altro albanese arrestato, un 27enne che è titolare di un bar lungo la riviera maceratese, e che guidava l’auto fermata dai carabinieri, ha invece solo l’obbligo di dimora nella sua casa di Civitanova con divieto di uscita dalle 21 alle 7. Nell’udienza di convalida il 46enne, difeso dall’avvocato Maurizio Cacaci di Ascoli Piceno ha deciso di non rilasciare dichiarazioni al giudice, mentre il più giovane, difeso da Michele Zuccaro del foro di Ancona, ha spiegato che si era prestato solo a fare da autista senza sapere né dove fossero diretti né il motivo di quella trasferta a Castelfidardo. Non essendo gravato da precedenti, ha evitato per ora il carcere, in attesa del processo che avrà inizio il 20 dicembre. Ancora ricercato il terzo complice scappato a piedi l’altra sera. Dalle prime ricostruzioni potrebbe essere un parente del 27enne, i carabinieri di Osimo e Civitanova stanno stringendo il cerchio. L’operazione era scattata mercoledì sera, quando, grazie alle spycam installate dal Comune di Castelfidardo nei varchi di accesso alla città, la polizia locale aveva visualizzato il passaggio di una Peugeot station wagon sospetta, con a bordo tre persone. L’hanno raggiunta intimando l’alt in zona Sant’Agostino ma l’auto ha accelerato. La rincorsa folle e con diversi testimoni a bordo strada, è durata però poco, perché lungo via IV Novembre è stata bloccata dal Norm di Osimo nel frattempo avvisato dagli agenti della polizia locale fidardense. 
L’inseguimento
L’auto dei carabinieri si è messa di traverso sulla carreggiata fermando la marcia della Peugeot e costringendo i tre a scappare a piedi.

Uno ci è riuscito ed è tutt’ora ricercato, gli altri invece sono stati arrestati. Nell’auto era stato ritrovato materiale atto allo scasso, come tronchesi e piedi di porco. Per Castelfidardo si tratta del terzo inseguimento da film in 15 giorni con ladri nel mirino e furti sventati. Il 30 novembre la fuga era terminata sempre in zona Sant’Agostino, con due malviventi che si schiantarono con l’auto su un garage e si diedero alla fuga a piedi dopo essere stati rincorsi per chilometri dalla polizia locale di Osimo.

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