Il killer con la fiocina: «L'ho presa per difendermi. Non volevo ucciderlo». Trascritti gli audio durante l'arresto: «L'ho ammazzato?»

Il killer con la fiocina: «L'ho presa per difendermi. Non volevo ucciderlo». Trascritti gli audio durante l'arresto: «L'ho ammazzato?»
Il killer con la fiocina: «L'ho presa per difendermi. Non volevo ucciderlo». Trascritti gli audio durante l'arresto: «L'ho ammazzato?»
di Federica Serfilippi
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Sabato 2 Settembre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 15:34

ANCONA - «Ho preso la fiocina per difendermi, non volevo uccidere nessuno». Pur essendosi avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip, il 27enne algerino Fatah Melloul continua a ribadire la non volontarietà del gesto con cui, stando all’accusa, ha ucciso il 23enne albanese Klajdi Bitri, raggiunto dal tridente in pieno petto.

La versione della dinamica di quanto accaduto domenica pomeriggio a Sirolo, in via Cilea, il nordafricano l’ha ripetuta ieri mattina all’avvocato difensore Davide Mengarelli, che è andato a trovare il suo assistito nel carcere di Montacuto. «È molto scosso, ovviamente» ha detto il legale, che presenterà a breve il ricorso al Tribunale del Riesame per cercare di far ottenere all’operaio una misura cautelare meno gravosa rispetto a quella del carcere, confermata dal gip dopo aver convalidato l’arresto fatto scattare per omicidio volontario aggravato da futili motivi.

Stando alla difesa, ci sono da chiarire alcuni aspetti nella dinamica del delitto.

La difesa?

Per esempio, nessuno avrebbe visto l’algerino colpire con la fiocina il giovane albanese. Anzi, il 27enne sostiene di aver preso il fucile subacqueo, poi sequestrato dai carabinieri, per difendersi dall’aggressione che stava subendo dagli amici dell’automobilista con cui aveva avuto un diverbio acceso. La fuga? Non ci sarebbe neanche quella per la difesa. Melloul è andato a pescare a Falconara, non avrebbe cercato di nascondersi in un luogo decisamente più appartato del litorale falconarese, raggiunto con la compagna. Intanto, l’avvocato Marina Magistrelli, che assiste i familiari dell’albanese ucciso, si è affidata all’investigatore privato Luca Mengoli per trascrivere con esattezza le parole estrapolate dal video dell’arresto del 27enne, diventato virale. «L’ho ammazzato, sul serio, l’ho ammazzato?» chiede ai carabinieri. «Ammazzami se ho ammazzato». E alla compagna: «Amore, scusami». 

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