Papa Francesco telefona al pesarese Michele Ferri, trova occupato e lascia un messaggio d'auguri. Ascolta l'audio

Papa Francesco e Michele Ferri durante un incontro passato
Papa Francesco e Michele Ferri durante un incontro passato
di Gianluca Murgia
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Giovedì 4 Gennaio 2024, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 22:45

PESARO - «Michele, sono Papa Francesco. Tanti auguri...». Una telefonata non allungherà la vita ma può riempire il cuore. Soprattutto se dall'altra parte della cornetta c'è Papa Francesco che, pur in un periodo denso di appuntamenti, trova sempre il tempo di fare un saluto a chi, negli anni, per tanti motivi, ha sofferto. Così, l'altro giorno, nonostante gli acchiacchi, l'incontro (il primo da quando è tornato in Germania) con mons. Georg Gaenswein e il caso Guidetti, il pontefice pressato da mille impegni non ha dimenticato il compleanno di Michele Ferri, il 53enne pesarese con cui, dopo l’omicidio del fratello Andrea avvenuto il 4 giugno del 2013 in via Paterni, nella zona porto di Pesaro, ha stretto un’amicizia fatta di incontri e, soprattutto, telefonate: 96 in circa 10 anni.

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L'altro giorno, però, la chiamata si è trasformata in un inaspettato messaggio audio: «Sono arrivati anche gli auguri di Papa Francesco - spiega Michele Ferri, professione informatico, che negli anni ha poi subito anche le dolorose perdite dell'amata madre Rosalba e dell'altro fratello minore -.

Purtroppo ero al telefono quando mi ha chiamato ma ha voluto comunque lasciarmi un messaggio in segreteria...Grazie Papa Francesco! Mi ha richiamato anche nel pomeriggio ma mi si è scaricato il cellulare al secondo squillo». 

Ha riprovato nel pomeriggio

La scena la immaginiamo così: il Papa che mette gli occhiali, prende l'agendina e con il dito arriva alla "F" di Ferri Michele, Pesaro. Poi parte la chiamata. Trova occupato. Lascia un messaggio. Ma si ricorda di richiamare al pomeriggio. Insomma, una dimensione umana, di rispetto, conforto, speranza e riguardo, che scalda il cuore. Un livello di confidenza crescente e certificato lo scorso aprile quando il Papa, per la vigilia di Pasqua, al telefono con lui raccontò del suo stato di salute. «All'ospedale sono arrivato incosciente, bastavano alcune ore in più e non so se la raccontavo» disse a Ferri che replicò con un sincero e perentorio: «Ci hai fatto prendere un bello spavento». Tutto è iniziato il 7 agosto 2013 quando, dopo una lettera spedita dallo stesso Michele Ferri a Papa Bergoglio, il pontefice (che si era commosso leggendo quelle parole) lo chiamò senza preavviso al cellulare (scritto come recapito nella missiva) per poi telefonare anche alla madre. Da allora, per ogni ricorrenza, il Papa trova sempre qualche minuto da dedicare alla famiglia Ferri. 

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