Jesi, nuovi posti auto all’ospedale: summit per cercare soluzioni

L'Ospedale Urbani di Jesi e la spinosa questione dei posti auto
L'Ospedale Urbani di Jesi e la spinosa questione dei posti auto
di Fabrizio Romagnoli
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Sabato 19 Ottobre 2019, 07:30
JESI  - Problema sosta all’ospedale Carlo Urbani, in arrivo la possibilità per la polizia locale di intervenire con maggior efficacia contro gli indisciplinati e anche più posti auto riservati a categorie fragili. Caos e criticità non accennano a diminuire, con le segnalazioni e le denunce di utenti e Tribunale del malato. Ed ecco allora il vertice sul tema che ha visto presenti il direttore generale dell’Area Vasta 2 dell’Asur, Giovanni Guidi, e l’assessore alla sanità del Comune di Jesi Marialuisa Quaglieri, insieme a tecnici e Polizia locale.

 

Obiettivo, individuare soluzioni per garantire il rispetto dei parcheggi riservati a determinate categorie di utenti, e di quelli disponibili a tutti gli altri cittadini. Se ne è usciti con l’impegno del Comune ad adottare un’ordinanza, per regolamentare la sosta nell’area ospedaliera secondo quella che è la modifica alla segnaletica disposta dall’Asur, proprietaria dell’area. Una migliore organizzazione consentirà alla Polizia locale di verificare il corretto utilizzo dei parcheggi. Evidenziata dalla Quaglieri l’opportunità di riservare posti auto anche ad altre categorie di persone che oggi non ne possono beneficiare, come nel caso dei malati oncologici, con il direttore generale che ha dato disponibilità. Polizia locale e tecnici dell’Asur si confronteranno sulla possibilità di migliorare l’organizzazione della sosta anche se, a monte del problema, resta la carenza numerica di posteggi.

La Giunta ha approvato una convenzione con i proprietari delle aree sottostanti l’ospedale, con la quale saranno cedute anticipatamente le superfici adiacenti il parcheggio, da poter mettere a disposizione dell’Asur per ampliare il numero dei posti auto. «Si perpetua giornalmente il caos parcheggi al Carlo Urbani- aveva di recente lamentato il Tribunale del Malato- disabili e pazienti in cura fisioterapica con bastoni e carrozzelle non hanno dove parcheggiare in quanto i posti auto a loro riservati sono occupati da terzi non autorizzati, con palesi violazioni ai loro diritti». E ancora, «le ambulanze che trasportano pazienti, non avendo un posto assegnato, formano lunghe file lungo la via di transito con blocco della circolazione. Ma la sosta selvaggia si fa vedere anche lungo le corsie riservate ai pedoni, mettendo a repentaglio l’incolumità del cittadino che deve camminare in mezzo alla strada. In tutto questo i pazienti che devono sottoporsi a visite o accertamenti rischiano di saltare appuntamenti presi con l’alea sulla loro testa di dover pagare anche il “malus” per non aver disdetto l’impegno». 
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