La comunità di Jesi piange la scomparsa
di Bruno Brunori, ex consigliere comunale

La comunità di Jesi piange la scomparsa di Bruno Brunori, ex consigliere comunale
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Lunedì 31 Dicembre 2018, 06:05
JESI -  Si è spento a 86 anni il Cittadino Bruno Brunori. Brunori, ragioniere ed ex consigliere comunale, uno degli antichi ma saldi pilastri della società jesina, si è spento ieri alle 13,20 all’ospedale Carlo Urbani dove era ricoverato. Una vita come attento osservatore della società, critico verso i cambiamenti socio-politici di una Jesi che faticava a riconoscere, Bruno ha sempre affermato la sua identità di mazziniano e di partigiano che porta nel cuore i ricordi di una eredità familiare importante cui restare fedele. 

 

Personaggio molto conosciuto e stimato in città, ha sempre continuato a mantenere vive le sue idee attraverso le pagine de “Il Cittadino” e de “Il Nuovo cittadino”, periodico politico di cui era editore. «Un giornalino che esce quando ho idee, fondi e volontà», spiegava a chi cercava la frequenza delle uscite del periodico, che da oltre 23 anni scandiva vizi e virtù di una città in continuo mutamento, attraverso caricature e articoli in vernacolo jesino, che gli era tanto caro. Quasi un marchio di fabbrica, con cui amava raccontarsi anche sui social dove era approdato per stare al passo anche dei suoi adorati nipoti Giorgia, Giammarco, Lucrezia, Emiliano e Lavinia, e la pronipote Emma.
Sempre moderno Bruno, più avanti di tutti. «Un uomo vive di ideali e per me sono sempre stati l’economia (che genera indipendenza economica e libertà); la politica (perché nessun uomo è un’isola) e la famiglia (cioè la patria del cuore)», raccontava sempre. Imprenditore, politico e soprattutto cittadino. Uno di quei cittadini che non si voltano mai dall’altra parte. Il suo unico rimpianto, raccontava sempre con ironia, era quello di non essere ancora riuscito a farsi arrestare nonostante ce l’avesse messa tutta.

Una storia personale e familiare legata a filo doppio con la politica, da generazioni. Figlio di Guglielmo, comandante coordinatore dell’organizzazione delle forze partigiane, incarcerato a diciotto anni per ragioni politiche, la madre (Giuseppa Ceccarelli) era maresciallo delle organizzazioni partigiane, sarta e commerciante. Bruno si è sempre sentito un «figlio degenere», la pecora nera che però guida il gregge. Autore del libro “Libertà andò cercando”, presentato in occasione del suo ottantesimo compleanno, Brunori ha dato vita ad aziende vinicole, di informatica, di refrigerazione e meccanica pura.

Già amministratore unico della Extrafond srl di via Sabbioni, azienda storica che si occupa di fusioni in ghisa; della Nuova Sjat srl leader internazionale nel settore delle macchine movimento terra; socio fondatore di InformaticaCentro e dell’immobiliare Hermes, è riuscito a mantenere il posto di lavoro a un centinaio di persone. Eletto consigliere comunale nel 1985 nella lista del Partito Repubblicano (Pri), nel 1994 ha creato la lista civica ‘Per Jesi’. I funerali, curati dalle onoranze funebri Bondoni, saranno celebrati mercoledì 2 gennaio alle ore 14,45 muovendo dall’ospedale verso la chiesa di San Giuseppe dove alle 15 sarà celebrata la cerimonia funebre. Lascia la moglie Maria Zampetti, le figlie Giuseppina, Paola e Roberta, i nipoti, la pronipote e i parenti. La tumulazione al cimitero comunale. I famigliari hanno promosso una raccolta fondi in favore dello Iom.
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