Maltempo, a Fano riaperto il ponticello pedonale tra Lido e Arzilla. Brunori: «Stabilità mai in discussione»»

Il ponticello pedonale tra Lido e Arzilla
Il ponticello pedonale tra Lido e Arzilla
di Osvaldo Scatassi
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Sabato 20 Maggio 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 12:03
FANO Riaperto ieri il ponticello pedonale tra Lido e Arzilla. Nella mattinata è stato infatti riportato del terreno per compensare la profonda erosione in corrispondenza dell’infrastruttura, che era stata chiusa martedì scorso a titolo precauzionale. La turbinosa piena del torrente Arzilla, che peraltro ha provocato danni e disagi lungo i tratti più a monte, ha avuto conseguenze anche alla foce. La sponda verso Pesaro è stata scavata, e di parecchio, sia in profondità sia in spessore, in particolare sotto la parte finale del ponticello pedonale. 

«La stabilità dell’infrastruttura non era in discussione, i piloni sono solidi», affermava ieri l’assessore comunale Barbara Brunori a scanso di equivoci, confermando che «la chiusura era stata disposta per ragioni precauzionali» e che «era necessario un rinforzo alla sponda sinistra», effettuato nella giornata di ieri. «Un intervento tampone per la riapertura del ponticello pedonale, che serve, però si dovrebbe trovare un momento per ragionare sui problemi di questa area, mettendo a confronto gli operatori economici e i rappresentanti degli enti pubblici cui fanno riferimento le diverse competenze», sosteneva ieri Giovanni Dallago di Animalido, la spiaggia per cani e per i loro proprietari. La prima questione sarebbe l’esigenza di garantire la massima sicurezza dell’accesso alla spiaggia dell’Arzilla, con particolare riguardo al passaggio sotto l’arcata del ponte ferroviario, essendo anche l’unico carrabile. «L’emergenza maltempo è stata pesante – conclude Dallago – e le priorità sono certamente altre in questa fase ma, quando sarà conclusa, auspico che si trovi il momento giusto per sedersi a un tavolo e provare a risolvere le questioni».

Gli interventi conclusi

Nel frattempo sono da considerare ormai conclusi gli interventi di ripristino necessari a sistemare i danni provocati dalla recente ondata di maltempo: frane e smottamenti, cadute di alberi, erosione marina (gli operatori balneari stanno lavorando senza sosta per sistemare le spiagge e inaugurare la stagione 2023), allagamenti di strade, attività e abitazioni.

Sono stati invasi da acqua piovana e fango soprattutto i garage, gli scantinati e i piani terra a Cuccurano, Ponte Sasso, Metaurilia e Carignano, più qualche altra zona dell’immediato entroterra. Solo a Fano la Protezione civile ha consegnato circa 400 sacchi di sabbia, in media dai 15 ai 20 a famiglia, da utilizzare come trincea davanti a portoni d’ingresso e serrande. Nella mattinata di ieri risultava che fossero ancora da riaprire le strade comunali San Cesareo, Fornacetti e Madonna del Cavaliere, ma non è da escludere che il problema fosse già in fase di rapida soluzione. Durante la fase clou della violenta perturbazione la gestione dell’emergenza è stata affidata in particolare ai volontari di Protezione civile, alle squadre di tecnici comunali, alla polizia locale e ai vigili del fuoco, coordinati dal centro operativo Coc. Oltre 80 le persone impegnate. È stato calcolato che in 48 ore sono caduti a terra circa 72 millimetri di pioggia, corrispondenti a 720.000 litri d’acqua per ettaro di terra. Il picco di intensità martedì scorso: 11 millimetri di pioggia in 15 minuti. 

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