JESI Dal 20 maggio in via dei Colli sgorga un fiume d’acqua. E con questo caldo rovente non sarebbe male, viene da pensare, se non fosse che questo flusso di acque bianche reflue che ininterrottamente disegna il tracciato in discesa in corrispondenza dell’ospedale non solo agevola il proliferare di zanzare, ma costituisce anche un problema per la tenuta di un muro di contenimento di una proprietà privata. E la problematica non sembra di facile risoluzione, tanto che i residenti di via dei Colli sono indignati per tanta lentezza a fronte di proclami green e raccomandazioni sull’uso consapevole del bene acqua, che non va sprecato.
Lo sfogo
«Parliamo tanto di siccità e di sostenibilità e sarebbe giusto intervenire – fa sapere uno dei residenti – non è possibile avere una perdita del genere da maggio». Al vicino fa eco la signora Patrizia Latini, visto che il fiume d’acqua le scorre praticamente davanti casa minacciando la stabilità del muro di contenimento e della recinzione della sua abitazione. «Ho telefonato e inviato pec al Comune – ci racconta la signora – questa problematica va risolta e anche presto.
Il problema resta
E intanto scorre acqua in via dei Colli. «Sono passati due mesi – conclude la residente – è indecente che non si provveda. La strada è dissestata, fa danni. Quell’acqua che va oltretutto sprecata, non potrebbe servire per l’irrigazione?». Come la signora Latini anche altre famiglie residenti nelle villette in via dei Colli hanno chiesto un intervento per sanare la problematica.
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