FILOTTRANO - Giacomo Baldezzi era un gigante buono, ben voluto da tutti e che a tutti regalava un sorriso spontaneo e solare. “Giacomò”, come lo chiamavano affettuosamente i filottranesi per la stazza e l’empatia, se n’è andato lunedì pomeriggio. Aveva 54 anni ed era ricoverato all’ospedale di Jesi; lo ha portato via il famigerato Covid anche se Giacomo Baldezzi aveva il fisico minato anche da altre patologie che lo costringevano a frequenti ricoveri ospedalieri.
Lascia la mamma Gina, i fratelli Beatrice, Giuseppe, Maria Pia, gli adorati nipoti Alessandro, Agata, Camilla, Manuel Alejandro, la cognata Samuela, i cognati Emilio e Michele.
«Gli volevamo tutti bene a Filottrano e lui riservava un sorriso a tutti quando ci incrociava per strada. – dice costernato l’avvocato Francesco Coppari, ex sindaco – Giacomò era buono e sereno e la sua passione per il modellismo era conosciuta. Amava in particolare i modellini delle automobili e delle moto: per lui era un passatempo prediletto dedicarsi al modellismo». Giacomo aveva lavorato nella raccolta dei rifiuti urbani ed era stato operatore all’isola ecologica filottranese. Il lavoro lo aveva portato a farsi conoscere dai cittadini perché era spesso nelle strade ed era ormai una presenza abituale e familiare, un ragazzo a cui i filottranesi volevano bene.