L’avvocata vince 243 ricorsi su 243 e fa spegnere il velocar sulla Statale 76

L’avvocata vince 243 ricorsi su 243 e fa spegnere il velocar sulla SS 76
L’avvocata vince 243 ricorsi su 243 e fa spegnere il velocar sulla SS 76
di Gianluca Fenucci
3 Minuti di Lettura
Sabato 5 Dicembre 2020, 05:30

FALCONARA  - Duecentoquarantatre ricorsi depositati e duecentoquarantatre ricorsi vinti, un en plein che non è riuscito a nessun altro. È a lei che molti automobilisti inconsapevoli devono il fatto di non aver ricevuto sanzioni, infatti a seguito di una sua diffida il Comune di Falconara ha spento il velocar posizionato lungo la SS 76. Donatella Baleani, osimana che da 20 anni esercita la professione di avvocata, non ha sbagliato un colpo nei procedimenti giudiziari contro il Comune falconarese. In un anno di controversie non ha mai espresso un parere al di fuori delle aule giudiziarie e solo ora parla della situazione che l’ha vista protagonista.

LEGGI ANCHE:

Telelaser sulle strade urbane. A 160 km/h tra asse e casello dell’A14: mille euro di multa e via 10 punti dalla patente

 
«Non era irregolare la rilevazione in sé - dice la Baleani - era irregolare il posizionamento del velocar, lo strumento di rilevazione, che era posto a una distanza dal segnale che impone il limite minore di quella prevista dalla legge e quindi tutte le sanzioni rilevate che sono state sottoposte alla mia attenzione erano illegittime». Sembra che il Comune di Falconara abbia spento il velocar dopo una sua diffida. «Non è scritto in nessun atto che lo spegnimento sia dovuto al mio intervento, ma presuppongo di sì visto che ho inviato la diffida il 12 ottobre 2019 e il velocar, a quanto ho letto, è stato spento il 14 ottobre. Il Comune, del resto, si è comportato come dovrebbe comportarsi un ente pubblico, dopo una segnalazione circostanziata: non ha proseguito un’attività che poteva essere illegittima in attesa di accertamenti, in quel momento ha assunto una decisione apprezzabile». 

Il Comune di Falconara ha continuato però a notificare sanzioni già accertate pur sapendo che i ricorsi erano circostanziati e corretti. Per Donatella Baleani è stato un successo significativo. «È stato un lavoro accurato e preciso ma la giurisprudenza del Tribunale di Ancona sulla questione espressa in un caso simile era granitica: la distanza del rilevatore dal segnale che imponeva il limite era minore di quella prevista dalla legge e il posizionamento del velocar era illegittimo per qualsiasi provenienza in quella strada». Alla domanda se chi ha pagato può chiedere indietro i soldi, l’avvocata risponde sibillina. «No, il pagamento estingue l’infrazione e non si possono avanzare richieste». 

L’amministrazione comunale ha sottolineato, comunque, che l’obiettivo di far rispettare i limiti di velocità da parte degli automobilisti è stato raggiunto. «Le sanzioni, tra luglio e ottobre 2019, si sono ridotte del 75%, segno che la gran parte dei guidatori ha cominciato a rispettare i limiti proprio grazie all’attivazione dell’autovelox.

Quanto all’aspetto delle spese sostenute, anche al netto di quelle legali, il bilancio è stato comunque più che positivo per l’ente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA