FABRIANO - Hanno tirato sedie, tavolini, calci e pugni tanto da far indignare tantissimi fabrianesi che sono rimasti a bocca aperta dopo aver visto le registrazioni, di alcuni attimi, fatte col cellulare. Mentre è in corso la loro identificazione – sono circa 40 i protagonisti di due maxi risse avvenute la settimana scorsa al parco di Fabriano, tra un gruppo di giovani della città della carta e uno di Sassoferrato – è arrivato il primo provvedimento della Questura di Ancona.
Venti giorni di chiusura per il pubblico esercizio ubicato all’interno dei giardini pubblici Regina Margherita di Fabriano a seguito delle due maxi risse verificatesi il 23 e il 24 giugno.
Il provvedimento
La decisione è del Questore di Ancona, Cesare Capocasa, su segnalazione del commissariato di Pubblica sicurezza cittadino, diretto dal commissario Moira Pallucchi. I poliziotti, infatti, hanno provveduto, ieri mattina, a notificare l’atto «a garanzia di interessi pubblici primari quali la sicurezza, l’ordine pubblico e la tranquillità dei cittadini» si legge in una nota. Lo Chalet dei giardini pubblici Regina Margherita, di conseguenza, riaprirà tra tre settimane. Tanti i giorni di chiusura disposti dalla Questura mentre proseguono senza sosta le indagini della Polizia giudiziaria, per individuare i responsabili delle due risse che, lo scorso fine settimana, si sono verificate presso il noto pubblico esercizio ubicato all’interno dei Giardini pubblici.
Mentre si attendono le risultanze delle indagini a carico delle circa 40 persone coinvolte, una decina rischia la denuncia per rissa e un Daspo urbano, la decisione è stata già presa per la struttura.
Il dibattito si è innescato sui social con molti utenti che si sono schierati in difesa dell’attività commerciale e sostengono che è il comportamento di ogni singolo giovane a dover essere attenzionato ed eventualmente punito. Molti residenti del centro storico chiedono di potenziare i controlli delle forze dell’ordine.