Eleonora è morta per salvare la figlia
Il drammatico racconto della ragazza

Eleonora è morta per salvare la figlia Il drammatico racconto della ragazza
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Domenica 9 Dicembre 2018, 12:01
SENIGALLIA - Cuore di mamma ha protetto la figlia come un guscio, fino all’ultimo respiro. Quando ha intuito il pericolo, con il sesto senso dell’amore materno, Eleonora Girolimini, 39 anni e mamma di quattro bambini, ha stretto a sè la primogenita di 12 anni e le ha coperto il capo con le mani. Un gesto istintivo, come una leonessa che protegge i suoi cuccioli e li difende sopra ogni cosa e contro ogni pericolo: così Eleonora ha abbracciato G. nell’attimo esatto in cui all’interno della Lanterna Azzurra si stava scatenando l’inferno, mentre la folla iniziava ad accalcarsi verso l’uscita di sicurezza che dava sul giardino del locale.

 

Lo ha raccontato proprio la sua bambina: «Mamma mi ha protetto fino all’ultimo istante. Quando siamo finiti in mezzo alla folla lei urlava “c’è la piccola, c’è la piccola”. Cercava di farmi spazio con il suo corpo per non farmi schiacciare, poi è caduta più in basso». La ragazzina, che ha riportato una ferita al ginocchio curata al Pronto Soccorso, ha poi voluto vedere il corpo della madre morta ed è stata accompagnata all’obitorio dai parenti. In questa serata maledetta Eleonora non l’aveva lasciata un secondo, avendo intuito che la situazione poteva diventare incandescente e sotto lo sguardo di papà Paolo - che le seguiva un passo dietro - ha cercato rifugio all’esterno del locale. Subito dopo il caos, le urla, la disperazione. Eleonora Girolimini è stata travolta, il marito è riuscito a mettersi in salvo con la figlia. «Non si può morire così», ripetono tra le lacrime gli amici di Eleonora, sotto choc per una famiglia spezzata per sempre.

La 39enne era mamma di quattro figli: oltre a G. di 12 anni, ci sono le gemelline D. e A. di 7 anni e A., un maschietto di appena 2. Eleonora a Senigallia era molto conosciuta: è infatti la figlia del ristoratore Giorgio Girolimini, storico proprietario del ristorante “Bano” sul lungomare Leonardo Da Vinci. Nei mesi scorsi il locale aveva cambiato gestione e Giorgio si era dedicato al residence turistico coinvolgendo direttamente Eleonora nella parte amministrativa: un impegno che portava avanti con passione senza mai tralasciare il ruolo di mamma. «Era una donna solare che amava tanto la natura», ricorda ancora chi l’ha conosciuta e frequentata. Tutta la famiglia si era infatti trasferita in campagna a Scapezzano, lontano dalle pressioni della città.

Impossibile pensare che Eleonora non ci sia più. «Era esuberante, sempre pronta al sorriso. E i suoi figli, una meraviglia. Come faranno senza la mamma?». La bimba adesso è a casa con il papà Paolo: entrambi sono stati medicati e dimessi. Nello tsunami umano fuori dalla Lanterna Azzurra che ha travolto e strappato via sei vite, hanno riportato solo diverse contusioni. Sono salvi per miracolo. Ma G. sa che il miracolo più grande l’ha compiuto mamma Eleonora: ha sacrificato la propria vita per far volare quella di sua figlia.
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