Mangialardi: «Voglio la spiaggia libera aperta. Proverò ad eliminare alcune tasse». Ecco che estate sarà per Senigallia

Maurizio Mangialardi sindaco di Senigallia
Maurizio Mangialardi sindaco di Senigallia
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Mercoledì 22 Aprile 2020, 10:05
SENIGALLIA -  Le spiagge libere devono rimanere aperte secondo il sindaco Mangialardi, che non vuole obbligare i bagnanti a pagare per andare al mare, come altre località turistiche intendono fare. L’ultima parola spetta però al governo. A chiarire alcuni dubbi sulle domande che i cittadini pongono, spesso sui social, è il sindaco Mangialardi. 

Partiamo dalla spiaggia libera: cosa accadrà? 
«La modalità di gestione non è stata ancora decisa dal governo, stiamo attendendo direttive proprio come per i tratti concessionati. Sono convinto che pure gli spazi pubblici si possano gestire, tenendo fermi i criteri del distanziamento sociale. Per me devono restare accessibili ma, se un provvedimento ci obbligherà a chiuderli, mi dovrò attenere». 

 

Come mai a Senigallia, diversamente da altre città, non sono state distribuite le mascherine ad ogni cittadino?
«Semplicemente perché ora non servono. Intanto tutti devono stare a casa poi quelle distribuite sono monouso ed hanno quindi poco significato, cosa diversa se ci sarà la possibilità di avere quelle lavabili quando si potrà uscire. Queste saranno utili». 

Quando si potrà uscire? 
«Ci vorrà del tempo e potrà avvenire in modo graduale. Terminato l’obbligo di restare a casa non ci sarà un effetto: tana libera tutti, non si passerà dall’off all’on in un attimo». 

Il primo step quale sarà?
«Penso il far visita ai propri cari. Ci sono figli che non vedono i genitori e nipoti che non vedono i nonni dal 10 marzo».

Dal 4 maggio potranno farlo?
«Si, salvo diverse comunicazioni dal governo alle quali ci dovremmo attenere».

Il 4 maggio coincide con la festa di San Paolino, patrono di Senigallia, come sarà? 
«Non ci saranno festeggiamenti in strada ma in modo virtuale la celebreremo». 

Per l’estate cosa accadrà? 
«Come avevo già avuto modo di dire, non potendo creare assembramenti, eventi come il CaterRaduno e il Summer Jamboree, che richiamano migliaia di persone riempiendo le piazze, non potranno svolgersi nelle modalità a cui eravamo finora abituati e lo stesso per altre manifestazioni».

Tutto annullato insomma? 
«Fino al 31 maggio non ci saranno eventi, poi tutto andrà ripensato»

Da giugno cosa accadrà? 
«Stiamo pensando a nuovi format quindi non utilizzerei il termine annullato né per il CaterRaduno né per il Summer Jamboree, ci saranno ma in modo diverso. Ad esempio tramite dirette social». 

Eventi a numero chiuso? 
«Si potrebbero fare in piazza Garibaldi, con 300 persone anziché 2000, ma Senigallia si è sempre distinta per il suo essere accogliente, inclusiva, con manifestazioni gratuite alla portata di tutti non per eventi elitari». 

Come mai non è stata eseguita la sanificazione delle strade? 
«Abbiamo aggiunto il cloro nelle spazzatrici ma la sanificazione delle strade non è stata ritenuta efficace dall’Iss e per questo non l’abbiamo programmata».

E sul grido d’allarme lanciato da bar e ristoranti? 
«Ho sospeso le tasse fino a luglio e sto lavorando per annullarle come mi hanno chiesto». 

Sindaco, il take-away?
«Sono d’accordo con loro ma non rientra nelle competenze dei sindaci, solo il governo può autorizzarlo».
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