Castelfidardo, riecco la ladra di fiori tra le lapidi. Una pensionata: «I furti sono ferite»

Castelfidardo, riecco la ladra di fiori tra le lapidi. Una pensionata: «I furti sono ferite»
Castelfidardo, riecco la ladra di fiori tra le lapidi. Una pensionata: «I furti sono ferite»
di Arianna Carini
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Martedì 12 Settembre 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 07:16

CASTELFIDARDO La Corte di Cassazione penale, nella sentenza del 4 novembre 2021, li ha definiti atti di vilipendio: non semplici furti, bensì azioni di «dispregio verso i familiari ed il vivo sentimento di pietà che essi manifestano nei confronti del congiunto deceduto con la collocazione delle cose ad ornamento della tomba», reato per il quale le pene sono particolarmente severe. 


La serie nera 

Eppure a Castelfidardo, dove le indagini della Polizia Locale avrebbero portato già nell’ottobre scorso ad individuare la principale sospettata, continuano imperterriti i furti di piante, fiori ed altri oggetti nel cimitero.

L’episodio più recente è stato segnalato al comando di piazza Leopardi sabato mattina. Dalla stessa pensionata che, circa due anni fa, ha già avuto un faccia a faccia con la ladra.

Una donna di mezza età che la fidardense aveva visto più volte aggirarsi tra le lapidi con le buste della spesa in mano. Così, quando nell’ottobre 2021 aveva trovato le tombe del figlio e del fratello nuovamente saccheggiate, aveva ricollegato il furto a quella persona incrociata pochi attimi prima e si era voltata per raggiungerla. La donna sarebbe riuscita a farla franca se due ignari ragazzi, di fronte alla derubata che gridava di aspettarla, non l’avessero fermata permettendole di ritornare in possesso del maltolto. Era dentro una sacchetta di plastica, assieme ad altre piantine di dubbia provenienza.

Dopo quel fatto, gli agenti di Polizia locale avevano raccolto la sua testimonianza, seguita dalla denuncia di una 59enne che nell’arco di due anni ha subito la sparizione di almeno una ventina di piantine dall’edicola di famiglia. Il nome della presunta responsabile era quindi finito in una informativa di reato sul tavolo del pubblico ministero. Poi il silenzio, mentre i furti proseguono al camposanto. L’ultimo è avvenuto tra le 18.45 di giovedì scorso e sabato mattina.

«Quando sono arrivata nel parcheggio sotto l’ingresso principale, ho notato a terra il fiore reciso di un’orchidea molto particolare, identica a quella che il 31 agosto avevo portato a mio fratello. Subito dopo ho avuto la conferma che era proprio la mia, sottratta assieme alla Sundaville deposta per mio figlio e ad entrambi i sottovasi. Sono addolorata perché per noi familiari non sono semplici fiori ma custodiscono un significato più intimo e profondo che viene ripetutamente violato» racconta C.C., 79 anni, in attesa di formalizzare la nuova querela contro ignoti dopo la segnalazione telefonica alla Polizia Locale. 

Lo sfogo 

«Ci dicono si tratti di una persona con problemi – si sfoga C.C., 59 anni, una delle altre persone derubate - ma il suo comportamento non è quello di una squilibrata, piuttosto di una ladra che sceglie scientemente cosa trafugare: solo piantine nuove e oggetti ornamentali, tra cui i nastrini per decorarle. Che, è importante sottolineare, non vengono ricollocati all’interno dell’area cimiteriale, magari in tombe sguarnite a causa di difficoltà economiche, ma portati fuori e non escludiamo rivenduti. Ammesso sia una situazione problematica, in una qualche misura andrebbe ugualmente arginata interessando i servizi sociali». 

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