L’assalto dei baby writers al Monumento ai Caduti. Il conto che paghiamo tutti: 1.200 euro a scritta

Il marmo del Monumento di Caduti sfregiato dai writer
Il marmo del Monumento di Caduti sfregiato dai writer
di Claudio Comirato e Stefano Rispoli
4 Minuti di Lettura
Venerdì 5 Novembre 2021, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 15:39

ANCONA - Emma ama Omar, Simone se la intende con Kira, c’è chi promette alla fidanzatina di turno che sarà sempre se stesso e c’è chi giura che non era lui quello che si era allontanato da casa. Frasi innocenti, realizzate molto probabilmente da adolescenti innamorati, e fin qui nulla di eccezionale. Peccato che queste dediche, associate ad una serie di sgorbi incomprensibili, disegnini e perfino simboli fallici, siano state vergate sulle colonne del Monumento ai Caduti e sull’altare che si trova al centro del piano rialzato. L’arte sconsiderata dei writers non sarà sfuggita a sindaco, prefetto, questore e alle autorità che ieri mattina hanno partecipato alle celebrazioni dell’Unità nazionale e della Giornata delle Forze armate al Passetto.


Le telecamere 
I vandali, armati di pennarelli indelebili, sono tornati ad assaltare il candido marmo del Monumento.

Non è la prima volta che il simbolo del capoluogo viene preso di mira dai baby teppisti. Fatti analoghi erano già accaduti tempo fa: le colonne portanti della struttura erano state imbrattate da dediche, firme e scarabocchi. In una circostanza la polizia era riuscita a risalire agli autori di questi gesti, tutti giovani che erano stati denunciati. In zona sono presenti delle spycam il cui raggio di azione potrebbe aver ripreso i vandali, anche se al momento appare difficile stabilire in quali giornate siano state realizzate le scritte. Ci sono quattro telecamere che inquadrano il Monumento e altre all’ascensore: ci attiveremo per risalire ai responsabili», promette l’assessore Stefano Foresi. 


Non si tratta di un’indagine semplice, anche se a volte i vandali lasciano inconsapevolmente delle tracce interessanti, come il ragazzino che, nel dichiarare i propri sentimenti, non ha esitato a scrivere su una colonna il cognome della fidanzatina. Un indizio che potrebbe portare dritto all’autore della dedica romantica che, una volta scoperto, oltre a una denuncia potrebbe essere condannato (lui o i genitori, se minorenne) al risarcimento dei danni. Che non sono di bassa entità. L’inchiostro indelebile, infatti, tende ad intaccare in profondità la pietra d’Istria utilizzata dall’architetto Guido Cirilli negli anni venti per realizzare il Monumento. 


La pulizia 
Ad occuparsi della pulizia sono gli operatori di Anconambiente. «Abitualmente eseguiamo due tipi di interventi - spiega l’ingegner Guido Vetri Buratti, dirigente dell’area tecnica -. Uno prevede l’utilizzo di gel specifici che si applicano sulla scritta e non sono troppo onerosi. L’altro intervento, per le situazioni più complicate, prevede invece l’utilizzo del Ghibli, una microsabbiatrice che utilizza polvere al quarzo e prodotti specifici per rimuovere i graffiti dalle superfici più delicate, come quelle di monumenti storici. Molto dipende dalle dimensioni delle scritte e dei disegni, ma un intervento simile al Passetto può costare fino a 1200 euro al giorno perché è necessario impiegare il furgone attrezzato, il carrello e due operatori».

Senza dimenticare che il Monumento è tutelato, dunque ogni operazione di pulizia deve necessariamente chiamare in causa la Soprintendenza. Già a giugno i tecnici di Anconambiente erano intervenuti per cancellare i segni rossi lasciati dai fumogeni accesi in occasione dei festeggiamenti per la vittoria dell’Italia agli Europei. «Ma il danno era contenuto perché riguardava la pavimentazione e un gradino - spiega Vetri Buratti -, dunque è stato sufficiente l’utilizzo di un gel e con il lavaggio è andato via tutto. Diverso è il caso delle colonne: in quel caso, l’intervento sarà senz’altro più costoso». 

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