Torrette ci dà un taglio: sacrificata la chirurgia. Via ai lavori per il reparto Covid-4 al sesto piano: 20 posti letto su 24 verranno attinti da altri reparti

Torrette ci dà un taglio: sacrificata la chirurgia. Via ai lavori per il reparto Covid-4 al sesto piano: 20 posti letto su 24 verranno attinti da altri reparti
Torrette ci dà un taglio: sacrificata la chirurgia. ​Via ai lavori per il reparto Covid-4 al sesto piano: 20 posti letto su 24 verranno attinti da altri reparti
di Stefano Rispoli
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Venerdì 6 Novembre 2020, 05:35

ANCONA  - Forbici e calcolatrice alla mano, si comincia a tagliare: un po’ qua, un po’ là, scontentando tutti inevitabilmente - perdere spazi e personale non piace a nessun primario - ma fino a un certo punto perché il piano definito dalla direzione degli Ospedali Riuniti è davvero chirurgico e si pone l’obiettivo di attuare riduzioni indispensabili ma non incisive. 

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D’altronde, di area chirurgica stiamo parlando: è da lì che verranno attinte le risorse per allestire il Cov-4, il reparto interamente dedicato ai pazienti infettati dal Coronavirus che sorgerà al sesto piano dell’ospedale di Torrette. I lavori sono già partiti, ma prima di renderlo operativo l’Azienda ospedaliera attende il via libera dei sindacati e della Regione. Il progetto organizzativo, infatti, da mercoledì sera è sulla scrivania dell’assessore Filippo Saltamartini per l’approvazione. Il percorso non stato semplice. La direzione sanitaria ha dovuto rivedere due volte il piano perché il primo aveva suscitato proteste dai responsabili dei reparti che si ritenevano più penalizzati degli altri. Alla fine, dopo giorni di lavoro certosino, si è arrivati a un accordo che, salvo sorprese, dovrebbe essere ratificato da tutte le parti in causa. 

La clinica urologica è quella che subirà i tagli più consistenti: 6 posti letto in meno, da 21 a 15. L’Ortopedia ne perde 5 di cui 3 in divisione (da 30 a 27) e 2 in clinica (da 15 a 13). Quattro postazioni in meno per la clinica chirurgica (da 32 a 28). Colpi di forbice anche alla Chirurgia dei trapianti (da 16 a 14) e alla Plastica (da 7 a 5), mentre la clinica dermatologica dovrà rinunciare a una postazione (da 4 a 3). Sono 20 posti letto che si liberano e che, sommati a 4 già in dotazione, fanno 24: tanti ne verranno allocati nel nuovo reparto Covid al sesto piano, pronti per essere attivati nel momento in cui arriverà il disco verde da Regione e organizzazioni sindacali. Il responsabile del Cov-4 sarà il dottor Michele Maria Luchetti, direttore della Clinica medica. Di volta in volta, le varie strutture operative dipartimentali (Sod) dovranno individuare a turnazioni di due settimane un dirigente medico da mettere a disposizione del reparto speciale, sotto il coordinamento del dottor Gian Piero Perna, capodipartimento delle Scienze cardiovascolari. Il nuovo assetto organizzativo comporterà un impiego nell’arco delle 24 ore di 15-20 infermieri che, dunque, seguendo uno schema di turnover, verranno impiegati di volta in volta nell’assistenza dei pazienti positivi. 

Con il Cov-4 l’ospedale regionale toccherà quota 103 posti letto riservati ai malati di Covid, a cui si aggiungono quelli presenti tra Obi e Pronto soccorso.

Si resterà comunque sotto i 115: questo è il limite massimo che gli Ospedali Riuniti hanno fissato nel documento inviato alla Regione. La direzione non intende andare oltre, altrimenti metterebbe davvero a rischio l’operatività quotidiana e le attività di base, più di quanto non comporteranno i tagli all’area chirurgica, dolorosi ma necessari. D’altro canto, i numeri indicano come a Torrette i ricoveri siano stabilmente attorno a quota 100: ieri erano scesi a 94 grazie alla dimissione di 8 pazienti dal padiglione delle Malattia Infettive (da 40 sono passati a 32), ma resta al completo la Rianimazione con 18 persone in terapia intensiva e altre 29 in sub-intensiva. Ed è costantemente sotto stress il Pronto soccorso, dove ieri erano “parcheggiati” 15 pazienti in attesa di collocazione. Le ambulanze vanno e vengono di continuo, ma per il momento la valvola di sfogo dell’Obi consente al sistema di tenere botta. 

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