La ossessione al telefono e su Messanger, la pedina per darle regali indesiderati: ora lo stalker deve starle a mezzo chilometro

La ossessione al telefono esu Messanger, la pedina per darle regali indesiderati: ora lo stalker deve starle a mezzo chilometro
La ossessione al telefono esu Messanger, la pedina per darle regali indesiderati: ora lo stalker deve starle a mezzo chilometro
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Martedì 1 Marzo 2022, 15:01 - Ultimo aggiornamento: 18:27

ANCONA - Raffica di messaggi molesti su Messenger, e-mail, ma anche pedinamenti e tantativi di approcci per consegnarle reegali: 50enne anconetano colpito dalla misura del divieto di avvicinamento: deve stare almeno a mezzo chilometro dalla donna e dai luoghi che frequenta. Il provvedimento è stato eseguito dalla Polizia, dopo la denuncia della donna, spaventata per sè ma anche per il figlio e per il compagno dai comportamenti dello stalker.

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La Polizia di Stato ha eseguito nei confronti di un cinquantenne anconetano, la misura cautelare del divieto di avvicinamento ad una donna vittima di atti persecutori.

Il provvedimento scaturisce da quanto rappresentato in denuncia dalla vittima negli uffici della Questura di Ancona, la quale al culmine di una serie di episodi, aveva trovato il coraggio di rivolgersi alla Polizia di Stato.

L’uomo, con ripetute condotte, molestava e minacciava la vittima in particolare inviando messaggi molesti, ingiuriosi e minacciosi mediante Messanger e mediante posta elettronica, spedendo cartoline attraverso servizi telematici, appostandosi lungo la strada e avvicinandola per cercare di parlare con lei o consegnarle regali. Condotte che determinavano un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, ingenerando nella vittima il fondato timore per la propria incolumità, del compagno e della figlia piccola, nonché costringendo la parte offesa a cambiare le proprie abitudini di vita, modificando i percorsi stradali ed installando una telecamera nei luoghi di proprietà, a tutela della sua incolumità e di quella dei suoi familiari.

I successivi accertamenti e sviluppi investigativi condotti dalla Squadra Mobile, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Ancona, sono culminati con l’emissione da parte del GIP della misura cautelare del Divieto di avvicinamento stabilito in m. 500 dai luoghi frequentati dalla vittima. Il provvedimento è stato notificato all’indagato nelle ultime ore.

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