ANCONA - Stalker per gelosia. Per un mese intero, secondo quanto ricostruito dalla procura, avrebbe tartassato la presunta rivale in amore, tra sms, chiamate anonime, pedinamenti e tirate di capelli. A rischiare il processo per atti persecutori è una 39enne di origine cubana, residente ad Ancona. Vittima, un’anconetana di 27 anni che, all’epoca dei fatti contestati, si era dovuta rivolgere alla questura per mettere un freno all’ex compagna del ragazzo frequentato nell’inverno del 2019. Ieri mattina, davanti al gup Francesca De Palma, si è tenuta l’udienza preliminare.
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È durata pochissimi minuti: per un difetto di notifica, il procedimento è stato aggiornato al 25 marzo 2021. Era pronta a costituirsi parte civile la 27enne, rappresentata dall’avvocato Jacopo Saccomani. Se ne riparlerà tra poco più di tre mesi. Secondo quanto raccolto dagli inquirenti, la persecuzione nei confronti dell’anconetana sarebbe esplosa i primi mesi del 2019 per un solo motivo: la frequentazione tra lei e l’ex compagno dell’indagata. Quest’ultima – aveva raccontato la 27enne in denuncia – per un mese non l’avrebbe praticamente lasciata vivere, tanto sarebbe stata la volontà della cubana di conoscere i movimenti dell’ex e capire quanto il nuovo legame potesse essere per lei insidioso.
Sarebbe stata la gelosia a veicolare le sue azioni che, per la procura, hanno configurato il reato di stalking.
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