Pie Venerini off-limits per due anni: bambini da trasferire. Stop per i lavori anti-sisma

Pie Venerini off-limits per due anni: bambini da trasferire. Stop per i lavori anti-sisma
Pie Venerini off-limits per due anni: bambini da trasferire. ​Stop per i lavori anti-sisma
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Sabato 20 Gennaio 2024, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 12:02

ANCONA «Una decisione sofferta ma inevitabile». Stavolta neanche Babbo Natale è riuscito ad evitare il peggio, esaudendo il desiderio della piccola Nicole. Le Pie Venerini sono pronte a chiudere i battenti in via Matteotti e lo faranno al termine di questo anno scolastico 2023/2024. L’ufficialità è arrivata ieri con un comunicato stampa del Consorzio Il Picchio, la società che gestisce l’istituto anconetano.

«Il terremoto del novembre 2022 ha aggravato la situazione dell’immobile: una parte dell'edificio è stato dichiarato inagibile e, la parte restante, continua ancor oggi a presentare gravi problemi impiantistici» scrivono i gestori.

E ancora: «Il Consorzio Il Picchio, di concerto con la congregazione, con profondo dispiacere, ha preso la difficile ma necessaria decisione di avviare una ristrutturazione dell'immobile con un significativo investimento». Con una inevitabile conseguenza: «Ciò comporterà, anche per questioni di sicurezza per i bambini, la chiusura dell'intero edificio e, di conseguenza, la sospensione di una parte dell’attività scolastica per due anni». Una parte, perché, almeno per l’attuale quarta elementare e le scuole dell’infanzia potranno continuare il loro percorso in altra sede.

La soluzione

«È stato trovato un sito alternativo sempre in centro in via Redipuglia n. 39» promette il consorzio. Una soluzione che non potrà accontentare tutti. «La sospensione delle attività comporterà inevitabilmente la necessità di chiedere alle famiglie, per quanto riguarda la scuola primaria dell’attuale prima, seconda e terza classe, il sacrificio di iscrivere i propri figli altrove per i prossimi due anni» comunicano a malincuore i responsabili. Una storia, quella delle Pie Venerine, che già da alcune settimane aveva scosso il centro storico di Ancona. Che quei lavori di ristrutturazione fossero inevitabili era nell’aria già da diverso tempo ed i genitori dei ragazzi (e non solo) si erano prodigati fino all’ultimo per cercare di far proseguire l’attività dell’istituto in altra sede. Obiettivo riuscito, ma solo in parte.

«Caro Babbo Natale, come stai? Io sono un po’ triste perché la mia scuola potrebbe chiudere» scriveva, addirittura, la piccola Nicole nella sua letterina a Babbo Natale. Non voleva né giocattoli né la pace del mondo, eppure neanche Santa Claus è riuscita ad accontentarla. Una storia che si ripete, visto che già un paio di anni fa erano sparite dai radar le medie della paritaria di via Matteotti. C’è però una buona notizia. «Il Consorzio assicura fin d’ora che la scuola riprenderà il suo corso naturale al termine di questo periodo» promette Il Picchio. La volontà di restare è testimoniata anche dalla probabile formazione di una nuova classe di prima elementare per il prossimo anno scolastico, sempre «se i numeri lo consentiranno».

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