Divieti e rischi, sos estate. A 13 anni vola dagli scogli, salvato da un ristoratore. Spiagge superaffollate: multe da 1.000 euro

Divieti e rischi, sos estate. A 13 anni vola dagli scogli, salvato da un ristoratore. Spiagge superaffollate: multe da 1.000 euro
Divieti e rischi, sos estate. A 13 anni vola dagli scogli, salvato da un ristoratore. Spiagge superaffollate: multe da 1.000 euro
di Stefano Rispoli
3 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Luglio 2020, 03:45
ANCONA - Frane, assembramenti, tuffi proibiti: è l’estate a ostacoli del Covid, tra divieti sorvolati e prescrizioni non rispettate. Maxi multe in arrivo per i furbetti e gli sbadati: «Tolleranza zero nel weekend», annuncia la polizia locale, dopo un periodo di rodaggio in cui al bastone si è preferito la carota. La sensibilizzazione non basta e allora via con i controlli più rigidi. E con le sanzioni: fino a 1.000 euro per chi sgarra, niente sconti. Perché non solo il Coronavirus sembra un lontano ricordo (al mare la mascherina è un optional), ma le stesse norme di sicurezza sulle spiagge vengono dribblate. E intanto mercoledì un turista ha rischiato grosso, colpito dallo smottamento al Trave, in un'area di spiaggia vietata: è finito all'ospedale, ma poteva andare peggio, molto peggio. E ieri un'onda ha sbattuto un ragazzino di 13 anni contro gli scogli: anche lui è finito al pronto soccorso con una profonda ferita a una gamba. 


 
Il brivido
Ogni anno è la stessa storia. Mercoledì al Trave un turista di Faenza è finito all’ospedale dopo essere stato travolto da un masso che si è staccato dalla falesia, in una zona interdetta alla balneazione. Ha rischiato grosso. I fuggi fuggi dalle frane sono ormai una consuetudine: è l’irresistibile brivido della trasgressione dopo mesi di lockdown. Ogni giorno c’è chi sfida la sorte e continua a scendere a piedi alla spiaggia delle Due Sorelle dal Passo del Lupo: adulti, bambini, anziani, famiglie con cani al seguito. Il Comune di Sirolo ha dovuto piazzare i vigili sul valico proibito per bloccare il flusso continuo verso il mare. Che è un falso amico quando monta, sospinto dal vento. Martedì si è sfiorata la tragedia a Falconara, dove un gruppo di ragazzini si stava divertendo tra le onde. Poi si sono incamminati verso la scogliera, sottovalutando il pericolo. A un certo punto, un’onda alta quasi due metri ha travolto uno di loro, un 13enne, spingendolo contro gli scogli. A salvarlo ci ha pensato un bagnante, Diego Cola, titolare del ristorante Il Bucatino alla Chiusa. «Il mare era molto mosso, ho provato ad avvertire quei ragazzi per metterli in guardia, ma non riuscivano a sentirmi per il vento - racconta -. Al che mi sono buttato. Sono arrivato appena in tempo: quel ragazzo è stato sorpreso da un’onda, è andato sott’acqua di testa. Mi si è fermato il cuore dalla paura. L’ho preso in braccio, l’ho tirato fuori. Per fortuna era cosciente, ma aveva una profonda ferita alla gamba e perdeva molto sangue. È stato terribile». 

L’urgenza
Non c’era un minuto da perdere. Diego, forte dei suoi 25 anni trascorsi sui campi di pallamano, si è fatto coraggio e ha trascinato a riva il ragazzino, mentre veniva allertato il 118. Il 13enne, che urlava dal dolore, è stato portato d’urgenza all’ospedale, dove gli sono stati applicati oltre 30 punti di sutura per lo squarcio all’altezza della tibia. «Il Padreterno l’ha preso per i capelli: se avesse sbattuto sugli scogli con un’altra parte del corpo, non so cosa sarebbe successo» sospira Diego, ancora sotto choc. 
A tremare nel weekend saranno i furbetti: dopo le scene di affollamenti, le proteste dei turisti e le liti scoppiate tra gli steward e chi pretende di raggiungere Mezzavalle e le spiagge libere di Portonovo senza prenotazione - obbligatoria nel fine settimana sull’app iBeach - la polizia locale ha annunciato l’intensificazione dei controlli sul litorale per garantire il rispetto delle norme anti-Covid: si rischiano multe da 400 a 1.000 euro. Mezzavalle e la baia saranno osservate speciali: i vigili verificheranno accessi, presenze, assembramenti e le prenotazioni per le spiagge libere. In linea generale, è vietato andare al mare con sintomi influenzali e febbre superiore a 37,5°, occorre mantenere la distanza interpersonale di un metro o di 2 metri tra lettini e teli e indossare la mascherina all’arrivo, al bar, al ristorante e nei bagni. I controlli riguarderanno anche gli chalet che devono rispettare la distanza minima di 3,5 metri tra un ombrellone e l’altro.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA