Ancona, svuotavano tabacchi e sale slot, a giudizio la gang romena delle spaccate: contestati 35 colpi in tre mesi

Una pattuglia dei carabinieri all’ingresso del tribunale
Una pattuglia dei carabinieri all’ingresso del tribunale
di Federica Serfilippi
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Martedì 6 Febbraio 2024, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 11:06

ANCONA - Gli obiettivi primari erano le tabaccherie e le sale slot. Ma non disdegnavano neppure le abitazioni private e le aziende per accaparrarsi potenziali strumenti da scasso e le auto per compiere i furti. L’imputazione parla di 35 capi d’accusa per la gang delle spaccate finita alla sbarra davanti al giudice Corrado Ascoli e stanata all’epoca dei fatti, nell’estate del 2018, dai carabinieri di Osimo. Il processo nei confronti di quattro romeni, di età compresa tra i 24 e i 39 anni, è entrato nel vivo ieri pomeriggio con l’audizione dei primi testimoni.

La ricostruzione

I fatti sono relativi al periodo che va da gennaio ad aprile 2018.

I furti hanno interessato diverse zone della nostra regione, tra cui la Val Musone, il Maceratese e l’Ascolano. L’operazione dei carabinieri era stata chiamata Crush poiché i banditi agivano spesso con la tecnica della spaccata. Stando a quanto rilevato del corso delle indagini, per compiere furti, la gang utilizzava auto rubate. In alcuni casi, le vetture venivano utilizzate come ariete per spaccare le vetrine e le saracinesche delle attività commerciali. È il caso, per esempio, di quanto avvenuto a Osimo la notte del 30 gennaio del 2018, quando la banda aveva assaltato con una Audi rubata ad Ascoli Piceno una sala giochi osimana, puntando alle macchinette cambia monete e alle slot machine. I ladri erano stati messi in fuga dal personale dell’attività, ancora presente nonostante la sala non fosse più aperta al pubblico.

Tre giorni dopo, però, il blitz furtivo era riuscito ai danni di un bar osimano: dalle slot machine erano spariti poco più di 4mila euro. Con un autocarro rubato ad Ascoli Piceno e di proprietà di una ditta di trasporti, la banda - questa l’accusa - il 27 febbraio del 2018 aveva colpito un bar di Monsampolo del Tronto. Il mezzo era stato utilizzato come ariete per infrangere la serranda d’ingresso. Nel bottino erano finite stecche di sigarette per 6mila euro, grattini e biglietti del trasporto urbano. La stessa notte, i banditi avevano derubato anche una tabaccheria di Monteprandone, rubando soldi e sigarette per un valore complessivo di 9mila euro.

Il 13 aprile era finita nel mirino della gang una tabaccheria di Montelupone. Qui i ladri erano arrivati a bordo di una Mercedes rubata a Osimo nei giorni precedenti e avevano fatto finire nel bottino sigarette e denaro per un valore attorno ai mille euro. I furti contestati sono avvenuti pure in un supermercato di Spinetoli (rubati 7 prosciutti), in una scuola di musica di Ascoli (via pc, tablet e cellulari) e in alcune ditte e abitazioni della Val Musone (sono sparite attrezzature da agricole e da bricolage). Alcuni componenti della gang sono già stati giudicati. Il processo è stato aggiornato. Tra i difensori, gli avvocati Jacopo Saccomani e Nello Di Sabatino.

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