Ancona, puzza di benzina e rumori: scoperta un'officina abusiva per moto. Maximulta, sequestro e verifica fiscale su lavori e pagamenti

Puzza di benzina e rumori: scoperta un'officina abusiva per moto. Maximulta, sequestro e verifica fiscale su lavori e pagamenti
Puzza di benzina e rumori: scoperta un'officina abusiva per moto. Maximulta, sequestro e verifica fiscale su lavori e pagamenti
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Venerdì 12 Aprile 2024, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 08:32

ANCONA - I vicini denunciano puzza di benzina e rumori assordanti: i poliziotti di Ancona, in collaborazione con i vigili del fuoco, hanno scoperto un'officina meccanica per moto totalmente abusiva: scattano il maxi sequestro ed una multa da 5mila euro, l'attività sarò sottoposta anche a controllo fiscale per verificare i lavori eseguiti ed i relativi pagmenti.

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Personale della Squadra Amministrativa e di Sicurezza della Questura dorica, in un controllo eseguito ieri con i Vigili del Fuoco di Ancona e la Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Ancona, ha fatto accesso in un’officina, sopra Vallemiano, di riparazioni motocicli risultata completamente abusiva.

Dopo alcune segnalazioni giunte ai Vigili del Fuoco ed alla Questura da parte dei residenti circa forti esalazioni di carburante e rumori molesti a tutte le ore del giorno, è stato infatti disposto un controllo amministrativo dell’esercizio, a seguito del quale è stato verificato come all'interno del negozio di vendita motoveicoli e accessori, risultato in regola, il titolare avesse allestito una vera e propria officina per riparazioni, con ponti elevatori meccanici, piano da lavoro con innumerevoli attrezzi e strumenti.

Il sessantatreenne titolare non aveva però mai comunicato agli enti preposti l'inizio dell'attività che è risultata non censita.

La Questura, unitamente alla Polizia Stradale, ha pertanto proceduto al sequestro di un ingente quantitativo di materiale presente all’interno dello spazio adibito ad officina, contestando al titolare una sanzione amministrativa di 5000 euro per la violazione delle norme regionali sul commercio. Sono inoltre in corso verifiche fiscali per accertare eventuali irregolarità legate alla fatturazione dei lavori di riparazione svolti.

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