L'ospedale di Torrette alza l’ultimo scudo: contro l’epidemia 103 posti

L'ospedale di Torrette alza l’ultimo scudo: contro l’epidemia 103 posti
L'ospedale di Torrette alza l’ultimo scudo: contro l’epidemia 103 posti
di Edoardo Danieli
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Domenica 1 Novembre 2020, 06:05

ANCONA  - Impennata di contagiati in provincia di Ancona e ospedale di Torrette sempre più in prima linea nel garantire assistenza: ai malati di Covid ma anche ai pazienti di tutte le altre patologie che nell’ospedale regionale trovano ancora una puntuale risposta. Fino a quando? Perché questo è il punto su cui sono concentrati gli operatori: allargare la platea per i pazienti Covid può mettere a repentaglio le altre attività. Un’eventualità che si vuole evitare a tutti i costi.

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C’è un dato da cui partire: la provincia di Ancona è quella che più delle altre ha segnato l’aumento dei contagiati in questo ultimo periodo. Ad ottobre, secondo l’Osservatorio epidemiologico della Regione, dall’analisi di 12.114 tamponi sono emersi 1.922 casi positivi, con gradazioni varie della malattie. E’ una percentuale del 15,9% con una brusca virata verso l’alto nel periodo conclusivo di osservazione. Il contagio nasce, in prevalenza, in ambiente domestico stretti con altri positivi, poi c’è la movida, ci sono le scuole e i posti di lavoro (ospedale compresi). Anche ieri la provincia di Ancona è stata quella con più casi (237). E’ di Ancona anche una delle due vittime di ieri: una donna di 85 anni deceduta all’Inrca. Dati su cui è bene accendere la luce: è vero che la percentuale di test positivi sul totale è ancora più bassa rispetto ad altre province (Macerata e Ascoli) ma è altrettanto certo che l’impennata di contagiati degli ultimi giorni riguarda soprattutto la provincia del capoluogo, a conferma di una diffusività del virus altissima che può diventare perniciosa. 

L’Azienda di Torrette è la prima linea della lotta al contrasto dell’epidemia. Gli spazi Covid continuano ad allargarsi: domani il totale salirà a 103 posti per pazienti contagiati aggiungendo altri 50 posti letto a quelli che già sono attivi. Si tratta di posti, disseminati tra le varie specialità, riservati a pazienti contagiati, non solo in Malattie infettive, Rianimazione e Pronto soccorso: 24 saranno disponibili al sesto piano per patologie ordinarie di cui possono soffrire i contagiati; altri 20, in questo caso si tratta di terapia sub-intensiva, saranno allestiti alla Medicina di urgenza al secondo piano. Inoltre, altri 11, afferiscono all’Osservazione breve appena inaugurata. Dovevano essere di supporto al pronto soccorso, si stanno rivelando di grande utilità per affrontare l’emergenza.
Nel frattempo non si ferma l’attività degli altri reparti e qui la soglia di attenzione è già al livello di allarme.

Sale forte la necessità di evitare un ulteriore aumento di casi positivi che potrebbero avere un’altra destinazione sul territorio per evitare l’aumento di casi gravi da un lato; dall’altro il rischio di rallentare troppo la sanità no Cavid. Da questo punto di vista si sta muovendo la Regione: è proprio di ieri l’annuncio dell’assessore Filippo Saltamartini che ha annunciato l’implementazione dell’attività assistenziale sul territorio grazie anche alla dotazione di apparecchiature portatili per ecografie da effettuare sul territorio e anche a domicilio. La Regione sta inoltre lavorando per costituire delle centrali operative territoriali di coordinamento delle attività sanitarie e sociosanitarie. Un filtro che potrebbe consentire a Torrette di farcela.

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