Ancona, boom di codici verdi e pochi posti letto nei reparti: tempi d'attesa di 7 ore, il Pronto soccorso è in apnea

Il Pronto soccorso di Torrette è sempre più affollato anche a causa dell'arrivo di troppi pazienti in codice verde
Il Pronto soccorso di Torrette è sempre più affollato anche a causa dell'arrivo di troppi pazienti in codice verde
di Stefano Rispoli
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Lunedì 16 Gennaio 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 07:31

ANCONA - La corsa all’ospedale anche per un graffio. E la carenza di posti letto. Una doppia trappola che manda in apnea il Pronto soccorso di Torrette, dove i tempi di attesa si sono allungati, sì, «ma per i pazienti con codici non critici», evidenzia Antonello Maraldo, dg ad interim dell’ospedale regionale. Il problema è connesso alla difficoltà della medicina del territorio di rispondere alle esigenze dei cittadini, ma anche alla tendenza dei pazienti a ricorrere al Pronto soccorso, sempre e comunque, anche per problemi gestibili da qualsiasi ambulatorio medico. 

 
Il Pronto soccorso nel 2022 ha registrato 52.090 accessi contro i 46.499 del 2021 (+12,4%), in media 143 al giorno. I codici rossi sono diminuiti (da 1971 a 1902), stabili gli arancioni (da 6435 a 6454), ma sono cresciuti di molto i codici non gravi: azzurro (15.343, +15%), verde (22.160, +16%) e bianco (6231, +12%). Alla fine sono proprio questi che incidono sui tempi medi d’attesa, aumentati in 3 anni del 29%, da 348 a 451 minuti. Un fatto insito nella nuova codifica in 5 classi, per la quale «i codici verdi - spiega Maraldo - costituiscono una “urgenza minore”, cioè una situazione clinica che non ha nessun rischio di evoluzione peggiorativa: lo stesso vale per il codice bianco». 

Il Covid

Ma anche il Covid continua a pesare, l’arrivo a Torrette di pazienti positivi (o che scoprono di esserlo a seguito di un tampone all’ospedale) «costringe a mantenere in Pronto soccorso un doppio percorso assistenziale che consuma parte delle già poche risorse di personale disponibile».

L’altro nodo è il boarding, la permanenza obbligata in Pronto soccorso di pazienti per i quali si è deciso il ricovero a causa della carenza di posti letto nel reparto di destinazione. «Rispetto al 2019, nel 2022 c’è stato un incremento medio del 70% e di 5-6 ore nella permanenza dei pazienti da ricoverare», fa presente l’ad Maraldo. È quasi raddoppiata l’attesa per i pazienti poi ricoverati, salita in 3 anni da 8 a oltre 13 ore.

Le difficoltà

La difficoltà a reperire posti è dovuta «all’aumento della quota di pazienti da ricoverare, per lo più anziani, come se il Covid li avesse resi più fragili», tant’è che nel 2022 gli over 85 sono raddoppiati in 3 anni e costituiscono il 20% dei ricoverati (contro il 10% del 2019), alla necessità di creare aree Covid in ogni reparto e alla difficoltà delle dimissioni protette per pazienti fragili (la degenza media è triplicata). Sul super affollamento, stupisce il confronto con altri ospedali. «In uno stesso pomeriggio - ricorda Maraldo - abbiamo notato che al Pronto soccorso di Udine i codici verdi erano il 10%, ad Ancona oltre il 40%». Tuttavia, Torrette è sopra la media nazionale per percentuale di pazienti in codice arancione visitati entro 15 minuti e lo stesso vale per quelli azzurri (entro 60’) e verdi (entro 120’). «Nonostante le difficoltà, le performance del nostro Pronto soccorso sono tra le migliori in Italia» ricorda Maraldo. 

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