ANCONA - Tre specialisti di chirurgia vascolare, due pneumologi, tre medici per la radiodiagnostica, ma anche un dirigente medico di pediatria e un logopedista. Sono per lo più incarichi a tempo determinato, ma necessari per fronteggiare l’emergenza Covid. Perché il virus sottrae risorse un po’ a tutti i reparti e c’è bisogno di sopperire alle carenze con nuova linfa. Via libera, dunque, alle assunzioni, incluse quelle di 7 pediatri a tempo indeterminato (due nuovi, altri 5 stabilizzati) da parte degli Ospedali Riuniti.
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Gli avvisi sono stati pubblicati in serie sull’albo pretorio del sito dell’Azienda, dopo quelli che hanno riguardato anestesisti e medici dell’emergenza, secondo un piano concertato con la Regione. Ma non è finita qui. Perché c’è un plotone di infermieri che attendono la chiamata da Torrette. Dieci verranno chiamati a lavorare nei prossimi giorni: 5 prenderanno servizio dal 16 novembre, l’altra metà dal 1° dicembre. Si tratta di professionisti selezionati dalle vecchie graduatorie di tre Aree Vaste. La seconda tornata si assunzioni avverrà entro dicembre. La direzione degli Ospedali Riuniti ha infatti chiesto alla Regione la possibilità di ingaggiare 65 infermieri da individuare scorrendo la graduatoria provvisoria del concorso indetto dall’Asur, il cui iter non è stato ancora completato. Tuttavia, data l’emergenza e visto che si tratta di contratti della durata al massimo di 6 mesi, l’Azienda ha deciso di procedere in via del tutto eccezionale alle convocazioni. E’ stato selezionato un elenco dei primi 200 classificati, di cui una quarantina, però, lavora già a Torrette. Quindi si è proceduto a contattare gli altri, invitandoli a valutare una proposta-lampo di assunzione a tempo determinato.
Chi è stato chiamato ha ancora poche ore a disposizione per decidere se accettare o meno: la risposta dovrà pervenire entro domani. Dopodiché avrà altri 15 giorni per prendere effettivamente servizio. Comunque entro il mese, sempre nel rispetto delle regole di tutoraggio e formazione. Insomma, gli infermieri non verranno certo mandati allo sbaraglio, ma riceveranno le istruzioni necessarie per scendere in trincea e battagliare contro il Covid.
Sì perché la guardia è sempre alta e rlo suggerisce il numero dei ricoverati a Torrette, stabilmente vicini a quota 100: ieri a mezzogiorno erano 91, di cui 19 in terapia intensiva, 27 in su-intensiva, 34 a Malattie infettive, 7 al Pronto soccorso e 4 nel neo-costituito reparto Covid-4 al sesto piano.