Finiti i posti letti per i malati Covid: attese al Pronto soccorso e reparti da riconvertire

Finiti i posti letti per i malati Covid: attese al Pronto soccorso e reparti da riconvertire
Finiti i posti letti per i malati Covid: attese al Pronto soccorso e reparti da riconvertire
di Mario Paci
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Sabato 7 Novembre 2020, 09:40

ASCOLI - Tre decessi in un giorno per Covid: due anziani di 79 e 92 anni di Ascoli e uno di 89 di San Benedetto. E come si temeva alla vigilia, i 30 posti di geriatria dell’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto sono già terminati. Fino a ieri sera nei due Pronto Soccorso di Ascoli e San Benedetto c’erano malati Covid che non si sapeva dove sistemare.

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Dove saranno ricoverati? «Nelle prossime ore andranno alla Rsa di Ripatransone - dice Cesare Milani, direttore generale dell’Area vasta 5 - Ci sono altri 32 posti disponibili ma entro quando si esauriranno? Sono seriamente preoccupato perchè se non cala l’ondata dei contagi si rischia il default».

I reparti trasformati

Una soluzione potrebbe essere l’utilizzo dei posti di letto nelle cliniche private.

In tal senso è stata avviata una trattativa ma ci vorrà del tempo. Ma l’emergenza non consente di temporeggiare e una soluzione deve essere individuata entro 24 ore. Per cui si sta pensando di trasformare anche il reparto di medicina dell’ospedale Madonna del Soccorso in settore Covid con i suoi trenta posti letto. Proprio quella soluzione che il sindaco Pasqualino Piunti aveva detto che non sarebbe accaduta, un ulteriore passo verso la trasformazione in Covid Hospital del nosocomio sambenedettese. Ma d’altronde l’emergenza stravolge a velocità supersonica i piani che nel volgere di pochi giorni diventano carta straccia. E la regione Marche continua a essere classifica come zona gialla. Insomma per chissà quanti altri giorni non si vedranno chiusure all’orizzonte salvo ennesimo decreto del presidente del consiglio dei ministri.

Gli anziani trasferiti

«Quest’anno è arrivato anche il Covid. Purtroppo per proteggere abbiamo dovuto vietare gli ingressi a gente esterna per ridurre il rischio di contagio e così gli è stato tolto anche il conforto che ricevevano dalle visite dei loro cari; un ulteriore stress che ha minato ancor di più quei fragili equilibri - scrivono alcuni operatori della Rsa di Ripatransone - Sono più nervosi, arrabbiati … e tristi. Alcuni di loro continuano a chiedersi «cosa ho fatto di male che i miei figli non vengono più a trovarmi?», perché la demenza non permette di ricordare che c’è in corso una pandemia. E noi lì ad accarezzarli e a tranquillizzarli. Siamo diventati ancor di più loro punto di rifermento ed anche noi, a volte, ci siamo lasciati andare alla commozione insieme a loro. Ora li costringono ad andarsene, ad abbandonare le poche sicurezze che hanno, trasferirsi da soli (perché i familiari non potranno esserci questa volta!) in posti nuovi e a ricominciare tutto da capo. Quanti di loro avranno le energie necessarie per superare anche questo? Quanti non ce la faranno? Chi ha preso questa decisione ha veramente valutato tutto? O hanno guardato solo le piantine della struttura per valutarne l’idoneità? Possibile che non si possano recuperare dei posti letto in altre parti, senza mettere a repentaglio la vita di questi anziani?». «Nessuno ci ha informato - dicono - di questa scelta e tantomeno hanno chiesto il nostro parere, ma non importa! Noi continueremo il nostro lavoro: assistere persone che hanno perso la salute di qualsiasi età, sia Covid che non-Covid, qui o altrove. Di una cosa però siamo certi: non saremo complici del decesso di anche uno solo di questi anziani col nostro silenzio.

Il drive through

Intanto per venire incontro all’enorme richiesta di tamponi è entrato in funzione nel piazzale dello stadio Del Duca il drive through. Sono i punti, gestiti direttamente dal personale dell’Azienda Sanitaria, in cui è possibile eseguire dalla propria auto i i tamponi naso-oro-faringei per accertare o meno la presenza del Covid19. I tamponi possono essere richiesti esclusivamente dai medici di famiglia o dai medici del dipartimento di prevenzione in presenza di particolari condizioni legate a sintomi o situazioni di rischio. Il cittadino può accedere all’ambulatorio “drive through” con la richiesta medica e la prenotazione che va effettuata all’Area vasta seguendo le indicazioni indicate nella pagina . Alle postazioni “drive through” è necessario recarsi in auto e il tampone viene effettuato ai richiedenti senza che questi debbano scendere dall’auto. Il personale sanitario, infatti, farà il prelievo da naso e gola attraverso i finestrini. Adesso però è possibile farli anche a pagamento senza impegnativa del medico al costo di 66 euro.

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