Stop ai drink a spasso e agli ubriachi sulla statua: si beve solo nei locali. Più lontano il numero chiuso

Stop ai drink a spasso e agli ubriachi sulla statua: si beve solo nei locali. Più lontano il numero chiuso
Stop ai drink a spasso e agli ubriachi sulla statua: si beve solo nei locali. Più lontano il numero chiuso
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 24 Novembre 2021, 10:10

ANCONA - Si allontana l’ipotesi di un contingentamento dell’affluenza in Piazza del Papa. Comune e categorie economiche ragionano su un’ordinanza che vieti il passeggio e lo stazionamento con drink da asporto nelle aree esterne a quelle di competenza dei locali. Dunque niente più feste e bar improvvisati sotto la statua di Clemente XII. 

L’incontro 

L’appuntamento tra il vicesindaco Pierpaolo Sediari e i referenti delle categorie era fissato per ieri.

Un incontro che si è interrotto, ad un certo punto, per la contingenza con la giunta comunale. Quindi tutto rinviato a lunedì prossimo ore 10 sempre a Palazzo del Popolo. Ma intanto un’idea di massima sembra che si stia delineando. «La strada è quella di utilizzare misure meno drastiche - riferisce Luca Casarande, referente comunale Confartigianato Ancona, Pesaro-Urbino - in favore di azioni meno impattanti e più orientate al consumo consapevole delle bevande». 

Il nodo

Il problema, infatti, è stato sollevato dai residenti ormai esausti dopo nottate insonni ad ascoltare musica a tutto volume che proveniva dalle casse bluetooth dei festosi studenti assiepati lungo la scalinata ai piedi del Papa. E oltre agli schiamazzi, l’immondezzaio lasciato a terra una volta terminati i party a cielo aperto. In tutto questo, va detto, che i bar della Piazza non c’entrano. Infatti le bottiglie rinvenute a terra le mattine seguenti non provenivano dai locali circostanti. Evidentemente chi dava vita a queste feste arrivava già munito di consumazioni home made. O semmai acquistate altrove. Per interrompere l’abitudine che ha messo sul piede di guerra i residenti, il Prefetto aveva ventilato l’ipotesi di mettere un numero chiuso agli accessi in Piazza del Papa. Proposta che ha fatto drizzare i capelli in testa agli esercenti.
Quindi le categorie hanno subito chiesto un tavolo con il Comune in modo da riflettere su possibili alternative meno stringenti. Una delle quali, forse la più ragionevole, è quella di un’ordinanza che vieti l’asporto fuori dai confini di competenza delle attività di somministrazione. «Non è giusto chiudere un pezzo di città - afferma Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche Centrali - piuttosto occorre mantenere un corretto equilibrio all’interno della Piazza ed educare i giovani ad un consumo consapevole delle bevande alcoliche». 
Posizione che sembra sia stata condivisa da tutti i partecipanti al tavolo. «Ci siamo presi del tempo per riflettere sulle decisioni da prendere - dice Andrea Cantori, segretario Cna Ancona -, per ora si è trattato di una riunione interlocutoria. Ma sono sicuro che la prossima volta arriveremo ad un quadro più definito della situazione». 
La convivenza tra attività serali e residenti è sempre stata abbastanza problematica per la zona di Piazza del Papa. Tanto che gli ultimi episodi di intemperanza da parte di alcuni esagitati ha messo sul piede di guerra gli abitanti del centro storico. Al punto da organizzarsi in un comitato, con tanto di legale rappresentante, pronto a tutto pur di mettere fine alle notti brave della movida molesta. Dopo le aggressioni delle baby gang, infatti, sono arrivate anche le feste abusive fino a notte fonda. Ultimo atto di una storia che non è più sopportabile nel cuore e nel salotto della città.

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