Mare torbido e detriti sulle spiagge, l'effetto alluvione sulla costa dorica

Mare torbido e detriti sulle spiagge, l'effetto alluvione sulla costa dorica
Mare torbido e detriti sulle spiagge, l'effetto alluvione sulla costa dorica
di Andrea Maccarone
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Domenica 4 Giugno 2023, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 07:21

ANCONA - Avvio di stagione a ostacoli per i balneari della riviera. Gli effetti dell’alluvione nel nord delle Marche e in Emilia Romagna continuano a farsi sentire. «Tronchi, radici, pezzi di alberi. Ormai facciamo i giardinieri, non i bagnini». Sdrammatizza così Luca Paolillo, titolare dello stabilimento Taunus di Numana e presidente dell’associazione balneari della Riviera del Conero, riferendosi ai detriti che ogni giorno il mare continua a depositare sulla battigia. 


Gli sforzi 


«Finiamo di pulire la spiaggia il tardo pomeriggio e già la mattina alle 6 siamo di nuovo col rastrello in mano» continua Paolillo.

Lavori extra che i gestori degli stabilimenti si vedono costretti ad implementare «perché comunque dobbiamo farci trovare pronti per i nostri clienti». «Dobbiamo pulire continuamente - conferma Michele Giacchetti, titolare dell’omonimo stabilimento a Portonovo -. Purtroppo non possiamo farci niente, il mare sta lasciando sulla riva tutto quello che è sversato dai fiumi». Infatti anche il colore dell’acqua non è quello solito. «Il mare è giallo, ha quel colore torbido dei fiumi - continua Giacchetti -. Dobbiamo avere solo un po’ di pazienza. Basta una botta di scirocco che porta via tutto». 


I ritardi 

 
Il maltempo inevitabilmente ha fatto slittare il taglio del nastro della stagione di qualche settimana. «Noi siamo aperti dal 30 aprile, poi le piogge sono arrivate il 6 maggio - spiega Filippo Borioni, titolare dei Bagni 77 di Senigallia - invece di aprire ufficialmente a metà mese siamo andati un po’ più lunghi». Il problema, però, è stato dover mettere di nuovo mano alla spiaggia per liberarla dalla legna accumulata dal mare. «Sì, è vero - afferma Borioni - qualcuno ha dovuto addirittura togliere qualche fila di ombrelloni per rimuovere i detriti. Ma nel giro di qualche giorno tutto è tornato alla normalità». E per rassicurare i clienti Borioni sottolinea che «non c’è nessun divieto di balneazione, questo voglio dirlo. Perché so che molti turisti si stanno ponendo questa domanda. Dalle nostre parti, ribadisco, si può fare il bagno tranquillamente».

 
Le prenotazioni 


Altra incognita di quest’anno è l’andamento delle prenotazioni. Ad influire, sembra, non è tanto il post-alluvione, quanto le previsioni meteo ancora incerte. «L’altro giorno mi è arrivata la disdetta di una coppia turisti - racconta Alberto Tassi, titolare dell’hotel Argentina di Senigallia e presidente Asshotel Confesercenti Marche - che, controllando un sito web di previsioni meteo, hanno visto che per il weekend sarebbe arrivata la pioggia». Quindi la presenza nelle strutture ricettive sembra essere fortemente condizionata dal tempo, variabile che quest’estate sembra veramente indecifrabile.

«Stiamo riscontrando un innalzamento del fenomeno delle prenotazioni last-minute proprio per via del meteo» specifica Tassi. Più tranquilli gli operatori di Numana: «Perché qui almeno il 75% dei turisti da fuori regione ha la residenza estiva, e quindi tornano anche se il tempo non è proprio dei migliori». A Portonovo, anche se il mare non è limpido come di solito «le prenotazioni continuano ad arrivare - assicura Giacchetti - anche oggi (ieri per chi legge, ndr) siamo stati pieni. Del resto gli stagionali sono un numero consistente, e il traino dei ristoranti porta nella baia sempre un gran numero di presenze. «Dobbiamo aumentare la quota di mercato estero - puntualizza Borioni - e non tanto nei mesi clou, ma a maggio e a settembre. Una regione che vive di turismo non può accontentarsi del 20% di stranieri». 

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