Per tamponare l'emergenza maltempo il Comune ha già speso 323mila euro

Per tamponare l'emergenza maltempo il Comune ha già speso 323mila euro
di Letizia Francesconi
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Venerdì 2 Giugno 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 12:04

PESARO -  Il Comune ha parlato di 11 milioni di danni sul territorio per l’alluvione del 16 maggio. Al momento il conto per il Comune è di 323mila euro, e solo per gli interventi di ripristino in somma urgenza. L’impegno più gravoso e oneroso è stato indirizzato sulla stabilizzazione delle frane diffuse e sulla riapertura del parcheggio del San Decenzio allagato e infangato e con 40 auto pesantemente danneggiate.

A pesare di più nei provvedimenti tampone è stata la frana a Villa Betti, nel territorio di Monteciccardo: sono 183mila euro per l’intervento in via Molini, dove ad essersi distaccati, come riporta il verbale del servizio comunale manutenzioni, sono stati circa mille metri cubi di terra, asfalto e detriti finiti a valle, rendendo non percorribile ancora oggi quel tratto di strada.

Fra i primi a dare l’allarme quel 16 maggio a Villa Betti, l’ex assessore all’Ambiente Heidi Morotti, che vive nella frazione e che come lei stessa ha riferito, subito ha allertato l’assessore all’Operatività Enzo Belloni per segnalare il grave pericolo, con voragini aperte, che facevano abbassare sempre di più il livello dell’asfalto. Tuttora si sta lavorando per sanare le criticità aperte dopo che la carreggiata ha ceduto. Per liberare da così tanta acqua e fango dopo l’esondazione del Genica le auto dal parcheggio coperto del San Decenzio, in tre giornate sono stati spesi in urgenza 36mila e 600 euro.

La pioggia torrenziale e il fango avevano completamente occluso l’impianto di pompaggio di Pesaro Parcheggi per lo smaltimento delle acque piovane. Per riaprire il San Decenzio in condizioni di sicurezza è stato necessario l’intervento a supporto della ditta esterna fanese, Nasoni Costruzioni. Oltre 20mila euro sono invece gli interventi effettuali con ruspe e altri mezzi per rimuovere le frane che si sono distaccate nelle strade comunali del San Bartolo come strada Vincolungo di Colombarone ancora chiusa, strada Valregina di Fiorenzuola e strada dei Canneti che scende da Santa Marina Alta.

E’ costato 25mila euro consolidare il cimitero di Novilara dopo il crollo di un muro perimetrale. E per la manutenzione di scarpate e fossi comunali, anche in chiave preventiva, oltre 40mila euro. La delibera di giunta del 30 maggio indica che i costi di somma urgenza verranno coperti per 140mila euro con il fondo di riserva comunale e 183mila euro restanti con l’avanzo vincolato del bilancio di previsione 2023-2025, che proprio per accelerare al massimo tempi e pratiche dovrà essere discusso e approvato nel prossimo consiglio comunale.
 

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