ANCONA - Una lite in piena notte, alimentata dall’alcol a fiumi. Protagonisti, due stranieri visibilmente alticci. Teatro dell’acceso diverbio: il Piano, che non riesce a liberarsi dalla morsa degli ubriaconi, nonostante l’ordinanza comunale anti-drink e i controlli mirati delle forze dell’ordine. L’ultimo brivido, l’altra notte. In piazza d’Armi, due tunisini hanno rischiato di venire alle mani per motivi banali e francamente sconosciuti anche alla polizia, intervenuta sul posto per placare gli animi.
Era l’una quando i residenti, allarmati dalle urla che provenivano dalla strada, hanno contattato il numero unico d’emergenza 112. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti della questura dorica hanno trovato due uomini, entrambi di nazionalità tunisina, che litigavano animatamente: uno era in strada e rivolgeva insulti e minacce d’ogni genere al rivale che, nel frattempo, si era rintanato in casa e gli rispondeva per le rime affacciato alla finestra. Entrambi avevano bevuto a dismisura, a giudicare dallo stato in cui versavano, in particolare il nordafricano che sbraitava in strada, svegliando tutti i residenti. I poliziotti, mentre lo calmavano, hanno cercato di ricostruire i fatti. Da quanto emerso, i due tunisini, dopo una serata ad alto tasso alcolico, si erano messi a litigare per ragioni futili mentre uno dei due stava rientrando a casa. L’altro, accecato da un’ira incontrollabile e ingiustificata, l’ha seguito e avrebbe cercato di fermarlo, urlandogli contro. I due comunque non sono venuti alle mani.
Dopo aver verificato che erano entrambi in regola con il permesso di soggiorno e dopo aver riportato la situazione alla calma, i poliziotti hanno provveduto a portare in questura il tunisino molesto che si trovava in piazza d’Armi per sottoporlo ad ulteriori accertamenti. Vista la condotta e lo stato di ebbrezza alcolica, all’uomo è stata inflitta una sanzione da 100 euro per ubriachezza molesta. Ma adesso rischia provvedimenti più gravi da parte del questore Cesare Capocasa, che sta valutando la possibilità di colpirlo con un Daspo urbano o con un’altra misura preventiva adeguata.
Nel weekend la polizia è stata impegnata in un’intensa attività di controlli straordinari al Piano, su disposizione della prefettura.