Ancona, si ferma il restyling della Casa del Capitano; riaffiorano i resti della città medievale

Ancona, si ferma il restyling della Casa del Capitano; riaffiorano i resti della città medievale
Ancona, si ferma il restyling della Casa del Capitano; riaffiorano i resti della città medievale
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 12 Aprile 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 11:21

ANCONA - La fine dei lavori di riqualificazione dell’area attorno alla Casa del Capitano, nel cuore dello scalo portuale cittadino, era prevista per il 31 marzo. Ma dopo quello che è riemerso scoperchiando la pavimentazione della piazzetta adiacente non si è riusciti a rispettare il termine prefissato. «In questo caso i ritardi sono plausibili - afferma l’assessore al porto, Ida Simonella - la zona è piena di reperti».

La sorpresa 

Infatti circa un mese fa, mentre le ruspe dell’impresa Francinella di Osimo erano impegnate a togliere lo strato di calcestruzzo per fare spazio alla posa delle aiuole previste dal progetto, sono cominciate a riaffiorare resti di pareti composte da enormi pietre.

In un primo momento si è pensato si trattasse di macerie delle vecchie abitazioni rase al suolo dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Ma dopo un esame più approfondito è stato accertato che quelle mura altro non sono che le fondamenta degli antichi palazzi di epoca medievale che sorgevano ai piedi del colle Guasco. 

Gli scavi 

La Soprintendenza ha incaricato la società cooperativa Abaco di Fermo, che si occupa di servizi per l’archeologia e i beni culturali, di eseguire uno scavo stratigrafico per verificare che al di sotto delle fondamenta medievali non vi sia qualcosa di più importante dal punto di vista archeologico. «Tecnicamente si tratta di quella che viene denominata sorveglianza archeologica - spiega l’assessore -, ovvero operatori che manualmente approfondiscono lo scavo per comprendere la natura di ciò che trovano. Dopodiché rilasceranno una relazione alla Soprintendenza sulla base delle indicazioni ricevute». Al momento le antiche strutture sotterranee riemerse si estendono per un’area di circa 40 metri quadrati. Il sito interessato dall’intervento di scavo stratigrafico è di 3 metri per 2. Ma non appena si è provato ad andare un più in profondità , gli archeologi hanno incontrato l’acqua di risalita che probabilmente impedirà di andare alla ricerca di ulteriori reperti.

Il progetto 

L’intervento di riqualificazione dell’area circostante la Casa del Capitano è inserito all’interno del progetto Iti Waterfront e finanziato con fondi Por-Fesr per un importo di 543.391 euro. «Fa parte del percorso archeologico che abbiamo voluto valorizzare tramite un elemento di ricucitura tra il porto antico e la città storica» spiega l’assessore Simonella. Nel dettaglio, infatti, il restyling dell’area della Casa del Capitano prevede anche una scalinata che, risalendo le mura, collega l’area archeologica dell’antico porto traianeo alla passerella lato piazza Dante. «In pratica un punto di sosta tra l’Ancona medievale e il porto antico - prosegue l’assessore - e contestualmente verranno realizzati due varchi che dalle mura sottostanti consentiranno l’accesso dal basso ai reperti del porto traianeo e, a fine progetto, verranno illuminati. Sarà davvero bellissimo, un modo nuovo di accedere al porto dalla città. In una sorta di continuazione tra il centro storico e la parte antica del porto».

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