Ancona, muore sei giorni dopo la nascita, i genitori denunciano: «Diteci perchè»

Ancona, muore sei giorni dopo la nascita, i genitori denunciano: «Diteci perchè»
Ancona, muore sei giorni dopo la nascita, i genitori denunciano: «Diteci perchè»
di Stefano Rispoli
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Domenica 31 Luglio 2022, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 15:09

ANCONA - Non hanno potuto nemmeno abbracciarlo, dargli un bacio, stringerlo a sé. Lo scricciolo venuto al mondo troppo presto è morto a 6 giorni dalla nascita, circondato da tubi e respiratori, chiuso in un’incubatrice. Ora chiedono la verità i genitori di un neonato venuto alla luce all’ospedale di Macerata lo scorso 23 luglio e morto venerdì al Salesi.

La coppia, residente nel Fermano, si è presentata ieri ai carabinieri della stazione di via Piave per denunciare i fatti e chiedere che venga disposta l’autopsia sul bambino, in modo da accertare eventuali responsabilità mediche penalmente rilevanti. 

La ricostruzione 

La tragedia ha gettato nella disperazione i due sposini venticinquenni, che si sono affidati all’avvocato Ugo Pierlorenzi nella speranza che venga fatta chiarezza sulla morte del loro bimbo. La gestazione non aveva dato particolari problemi fino a quando, il pomeriggio del 14 luglio, la futura mamma si è rivolta all’ospedale di Macerata per una visita ginecologica, a seguito di alcune perdite. I medici avrebbero constatato la rottura delle acque. Subito ne hanno disposto il ricovero. Secondo una prima ricostruzione, la donna sarebbe stata trattenuta per oltre una settimana in osservazione, fino a quando, il 23 luglio, i medici l’hanno fatta partorire, a distanza di 9 giorni dal ricovero. Il parto naturale sarebbe perfettamente riuscito: benché il bimbo sia venuto alla luce con un mese d’anticipo, non avrebbe manifestato alcuna sofferenza. Tuttavia, sempre secondo il racconto fornito dalla coppia ai carabinieri, a distanza di ventiquattr’ore il bimbo ha manifestato i primi problemi: avrebbe infatti contratto una sepsi. La mamma, comunque, ha ricevuto rassicurazioni dai medici: le avrebbero riferito che sarebbe bastata una terapia antibiotica appropriata per debellare l’infezione. E invece, il giorno dopo i genitori del piccolo sarebbero stati informati del peggioramento delle condizioni del figlio, alle prese con uno choc settico tale da richiedere l’immediato trasferimento del loro figlio al Salesi. 
L’indagine
Qui il piccolo paziente è stato ricoverato nella terapia intensiva neonatale: i medici hanno fatto di tutto per stabilizzare le sue condizioni, dopo averne constatato subito la gravità.

Ma venerdì il bimbo ha smesso di lottare, a quanto pare per complicazioni legate all’infezione contratta poco dopo la nascita. Un’ipotesi, questa, ancora tutta da verificare: la famiglia, piombata nel dolore, si è rivolta al proprio legale e ai carabinieri per chiedere che venga fatta chiarezza sulla tragedia, anche attraverso un’autopsia sulla salma, che ora si trova all’obitorio di Torrette. Ricevuta l’informativa, la Procura di Ancona probabilmente aprirà un fascicolo per indagare sulla morte del neonato e accertarne le cause ed eventuali responsabilità dei medici. 

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