Ex Lancisi di Ancona, è uno scempio senza fine. Quarta asta entro fine anno in un rione sotto scacco del degrado

Ex Lancisi, è uno scempio senza fine. Quarta asta entro fine anno in un rione sotto scacco del degrado
Ex Lancisi, è uno scempio senza fine. Quarta asta entro fine anno in un rione sotto scacco del degrado
di Andrea Maccarone
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Martedì 14 Novembre 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 15:23

ANCONA Doveva essere bandita per settembre. Slittata e riprogrammata entro la fine dell’anno, gli uffici dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche stanno predisponendo gli atti per l’asta relativa alla vendita dell’immobile dell’ex cardiologico Lancisi in via Baccarani. Intanto lo stabile horror, covo di degrado nel cuore del quartiere ai piedi del colle del Pincio, non riesce a trovare concretamente una via per una nuova collocazione.

 
L’utilizzo 


Le lungaggini che hanno decretato lo slittamento della quarta asta per la vendita dell’immobile sono afferibili ad alcuni passaggi burocratici, tra cui l’invio da parte del Comune di Ancona del certificato di destinazione urbanistica aggiornato.

Documento che, però, non aggiunge nulla allo scenario precedente. Nel senso che nell’immobile si posso realizzare abitazioni, piccoli negozi e un complesso residenziale o una struttura sanitaria. Ma dal piano regolatore non è previsto un cambio d’uso per la costruzione di un supermarket o di un centro commerciale come invece avrebbero sperato un paio di potenziali acquirenti. Per arrivare a questo netto cambio di rotta servirebbe una variante al piano regolatore. Il che vorrebbe dire almeno un altro anno e mezzo di attese, tra burocrazie e quant’altro. 


I costi 


Quindi, per non rischiare di andare troppo in là con i tempi, per il momento si è deciso di predisporre la quarta asta senza cambio di destinazione d’uso. Base di partenza ad 1 milione e 850mila euro. Poi, se dovesse andare deserta anche questa, allora si potrà pensare di fare un ragionamento sulla variante al piano regolatore. Non fosse, però, che l’immobile, seppure vuoto e fatiscente, produce un costo per le tasche dell’Azienda Ospedaliero Universitaria: tra derattizzazione, sfalci e vigilanza privata che ogni notte passa a controllare che nessuno sfondi le recinzioni per entrare, l’esborso conteggiato a fine anno è piuttosto elevato. E senza considerare che il protrarsi di un sostanziale nulla di fatto sulle sorti dell’edificio, continua a produrre una situazione di estremo disagio all’interno del quartiere. 


I precedenti


 

Una delle ultime inchieste del Corriere Adriatico, ad aprile scorso, aveva dato voce ai residenti che infuriati chiedevano di trovare al più presto una soluzione. Oltre al clima da Gotham City che si respira lungo la via al calar del sole, c’è il fatto ancor più grave del deprezzamento degli immobili proprio a causa del degrado dell’area in cui sorge l’ex Lancisi. Lo stallo iniziò nel 2003, quando il vecchio cardiologico lasciò il quartiere per riorganizzarsi a Torrette. Da allora, si è cercato di piazzare l’immobile passando attraverso tre aste. La prima con base di gara da 2,7 milioni di euro, scesi poi a 2,45 milioni nelle due successive. Ora, con la quarta che scende di quasi un milione di euro rispetto all’asta iniziale, si spera di poter ridare una vita a ciò che resta dell’ex Lancisi.

Il sindaco di Ancona Daniele Silvetti, durante la campagna elettorale per la fascia tricolore, aveva avanzato l’ipotesi di allestire uno studentato all’interno di quegli spazi. Ma se sarà davvero questo il destino dell’immobile, non è ancora dato sapere. In realtà sull’utilizzo finale dell’edificio è ancora buio totale. Perché, come detto, se dovesse andare deserta anche la quarta asta, allora bisognerà rivedere i dettagli sulla destinazione. Intanto i mesi passano, ma il tempo sembra essersi cristallizzato a 20 anni fa. Quando le luci del cardiologico si spensero per sempre e dentro il Lancisi si accendono, di tanto in tanto, i lumi fiochi degli inquilini fantasma. 

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