ANCONA - «Non ce la facevo più a stare in quella casa». Sarebbe stata questa la motivazione che nel pomeriggio di martedì ha spinto un pugliese di 52 anni ad evadere dagli arresti domiciliari dove si trovava per l’espiazione di una pena definitiva e in scadenza nel 2023. Il bisogno di “cambiare aria”, dettato soprattutto dal rapporto burrascoso con l’ex compagna, è stato accontentato: ieri, al termine della direttissima in tribunale, l’uomo è stato condotto nel carcere di Montacuto.
Ad arrestarlo per evasione sono stati i carabinieri del Norm di Ancona.
Durante un controllo di routine, eseguito attorno alle 18, i militari hanno constato l’assenza da casa del 52enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Immediatamente sono partite le ricerche in tutto il territorio dorico. L’uomo, originario di Brindisi, è stato trovato attorno alle 23 nei pressi di una gelateria in via delle Ville, a pochi passi dal centro commerciale. Si era allontanato di qualche centinaia di metri, dato che l’appartamento dove viveva dista a poca distanza dalla casermadi Collemarino. Appena ha visto i militari non ha opposto resistenza, sostenendo anche di essersi allontanato per il clima invivibile vissuto all’interno delle mura domestiche e reso infuocato dalla presenza dell’ex compagna e dai familiari di lei. I carabinieri hanno arresto il 52enne per evasione e lo hanno condotto alla caserma della Montagnola per sbrigare le pratiche di rito. Ieri mattina c’è stata la direttissima in tribunale. Il pm in udienza aveva chiesto come misura cautelare il trasferimento in carcere o, in subordine, i domiciliari in un altro appartamento. Il giudice Elisa Matricardi ha convalidato l’arresto, decidendo di non aggravare la misura cautelare. Ci ha pensato però il giudice del tribunale di Sorveglianza a far trasferire il pugliese in carcere. Nel frattempo, infatti, gli è arrivata la notifica di un’altra condanna definitiva.