Ancona, c’è da difendere il mosciolo selvatico. La pesca slitta di un mese: 15 giugno nuova data

Ancona, c’è da difendere il mosciolo selvatico. La pesca slitta di un mese: 15 giugno nuova data
Ancona, c’è da difendere il mosciolo selvatico. La pesca slitta di un mese: 15 giugno nuova data
di Roberto Senigalliesi
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Giovedì 4 Aprile 2024, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 09:26

ANCONA Il mosciolo selvatico di Portonovo? Quest’anno, per tutelarne la specie e per una maggiore gestione di questa prelibata risorsa, verrà pescato un mese dopo: dal 15 maggio, come succedeva in passato, al 15 giugno. Lo ha svelato con un post Roberto Rubegni, responsabile del presidio del mosciolo selvatico e fiduciario della condotta Slow Food Ancona Conero in cui, appunto, comunica che quest’anno si inizierà un mese dopo la raccolta del mitile, must e valore aggiunto della baia e di tutto il Conero. 


Il rispetto delle regole 

Fino a quella data, spiega ancora, sarà possibile consumare solo cozze allevate, invitando a vigilare in tal senso, ovvero che non si commercializzino le cozze con il marchio “mosciolo selvatico di Portonovo”. «Una decisione presa da tutti gli operatori della pesca del mitile, con una esplicita richiesta alla Regione – spiega Rubegni – per dare modo al mollusco di riprodursi e di raggiungere quantità e dimensioni richieste.

Già negli ultimi anni – il suo ragionamento – la raccolta si era chiusa in anticipo, due anni fa addirittura a Ferragosto era praticamente esaurito, e quindi è stata presa questa decisione che come Slow Food condividiamo in maniera assoluta».  Aggiunge Rubegni: «Un piccolo sacrificio, per permettere la salvaguardia di una specie che rappresenta un valore aggiunto. E più lunga sarà l’attesa maggiore sarà il piacere di assaporarne il gusto”». Decisione confermata da Mario Giacchetti, presidente della Cooperativa Pescatori di Portonovo, società che pesca e commercializza il mitile con una precisa etichetta. «Ancora non abbiamo avuto ufficializzazione da parte della Regione ma è scontato che la raccolta slitterà di un mese - rimarca - . Uno slittamento richiesto dalle stesse associazioni di pesca, il mosciolo da qualche anno è soggetto ad uno stress continuo per la sua riproduzione a causa delle diverse condizioni climatiche in cui si riproduce, innalzamento della temperatura dell’acqua e mareggiate che in pratica hanno pulito gli scogli su cui si attacca». Rimangono disponibili le cozze allevate, in alcuni punti al largo del Conero, che hanno le stesse qualità organolettiche ma non nascono e riproducono in maniera naturale e che, pur essendo comunque buone, non sono commercializzate come mosciolo di Portonovo. «Lo scorso anno – racconta Massimo Mengarelli, storico pescatore di moscioli della baia – ci eravamo accorti che i semi rimasti erano molto piccoli. Ed allora si è deciso di ritardarne la raccolta quest’anno, proprio per dare modo al mitile di riprodursi e presentarsi in buona quantità e nelle forme richieste».

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