Si finge paziente e ruba all’ospedale ma viene scoperto dalla mascherina abbassata

Si finge paziente e ruba all’ospedale ma viene scoperto dalla mascherina abbassata
Si finge paziente e ruba all’ospedale ma viene scoperto dalla mascherina abbassata
di Federica Serfilippi
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Sabato 21 Ottobre 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 11:50

ANCONA Si finge paziente, si intrufola nei reparti dell’ospedale di Torrette e deruba gli infermieri. È finito a processo con l’accusa di furto aggravato un anconetano di 47 anni, identificato e denunciato all’epoca dei fatti dalla polizia. A stringere il cerchio attorno all’uomo era stato, soprattutto, un particolare: gironzolava per il presidio ospedaliero senza mascherina o la portava abbassata. Un auto-tranello che aveva consentito al personale medico di poter fornire una descrizione dettagliata del ladro.

 
I fatti


I furti risalgono al 6 e al 7 agosto 2020, quando ancora l’emergenza Covid era altissima e gli ospedali erano in affanno a causa del numero di pazienti che venivano ricoverati per le conseguenze portate dal virus.

Ebbene, proprio in quei due giorni il ladro aveva deciso di entrare in azione. 


Gli episodi furtivi sono stati ricostruiti nel corso dell’udienza che ieri mattina si è tenuta davanti al giudice Lamberto Giusti. Sul banco dei testimoni sono saliti vari operatori sanitari che si erano interfacciati con il 47enne. Stando a quanto emerso, l’uomo si era finto un paziente: il pronto soccorso, una volta preso in carico, lo aveva inviato nei reparti specialisti per eseguire un’ecografia. Almeno questa era la scusa che avrebbe accampato il furfante. 


Fatto sta che il 6 agosto aveva passato in rassegna il reparto di Ortopedia e di Anestesia e Rianimazione. Nel primo caso aveva cercato di prelevare 15 euro dagli armadietti degli infermieri. Il furto non era riuscito, solo perché una dipendente - visto il raid - si era messa all’inseguimento del ladro, il quale aveva abbandonato i soldi. In Rianimazione aveva preso 50 euro dalla borsa che un’operatrice sanitaria aveva lasciato in una stanza.

Il giorno successivo era riuscito a mettere le mani su 70 euro, soldi prelevati dagli armadietti del reparto di Ematologia. Era stato il personale infermieristico a lanciare l’allarme, dando inizio alle indagini della polizia. L’uomo è difeso dall’avvocato Cristina Bolognini. Il processo è stato aggiornato. 

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