ANCONA Famiglie intere in isolamento fiduciario, una ventina di persone costrette alla quarantena: tra loro anche il parroco del quartiere e un’insegnante di un istituto superiore della città. E’ allarme a Pietralacroce per un cluster di Covid: diversi residenti sono chiusi in casa per aver contratto il virus o per essere venuti a contatto con casi positivi.
LEGGI ANCHE: Tre sanitari e otto pazienti positivi al Covid: in quarantena il reparto di Cardiologia
L’origine
Tra loro, un capo scout che era presente a una festa di compleanno, due domeniche fa, e qualche giorno dopo ha accusato sintomi influenzali.
Attività sospese
Continua il racconto don Paolo. «Solo al termine dell’incontro ce le siamo tolte per mangiare qualcosa insieme. Stiamo tutti bene, non ci sono situazioni particolari, anzi la maggior parte delle persone non ha sintomi. Tuttavia, ci sono alcune famiglie in quarantena e per sicurezza abbiamo sospeso le nostre attività». Dalle parole del parroco non traspare preoccupazione, anche perché è nota la sua scrupolosità nella gestione dell’emergenza sanitaria all’interno della parrocchia. «Io spaventato? No, assolutamente. Anzi, vorrei tranquillizzare le poche persone che erano presenti all’ultima messa che, tra l’altro, ho celebrato nella sala del polifunzionale, proprio perché è più ampia e ci consente di mantenere le distanze». I fedeli, che durante la funzione religiosa hanno sempre mantenuto la mascherina sul viso come prevedono le regole anti-Covid, non sono in quarantena né sono stati contattati dall’Asur: prima, infatti, è necessario attendere l’esito del tampone a cui lunedì prossimo si sottoporrà don Paolo che, ad oggi, non presenta alcun sintomo ma è venuto a contatto con il capo scout costretto a letto dalla febbre e poi risultato positivo.
La preoccupazione
Certo adesso la gente di Pietralacroce trema all’idea che nel quartiere possa essere nato un cluster di Coronavirus. Il virus si sarebbe diffuso rapidamente una decina di giorni fa, quando una famiglia numerosa e piuttosto attiva in ambito sociale ha organizzato una festa di compleanno in casa per uno dei suoi componenti. Al party hanno partecipato amici e parenti e per quanto siano state osservate le precauzioni sanitarie, evitare il contagio è stato impossibile. Prima si è ammalato il capo scout, poi un secondo è risultato positivo. Alla festicciola era stata invitata un’insegnante di matematica di un istituto superiore anconetano. Conseguenza: anche la prof ha contratto il Covid. Oltre a lei, altri partecipanti al compleanno si trovano in quarantena: c’è chi ha scoperto di essere positivo, chi non lo sa ancora e aspetta il responso del test, ma comunque non sono segnalate situazioni critiche tra i pazienti febbricitanti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA