Ancona, Canonici va in pensione
Chiude la storica libreria sul Corso

Maria Grazia "Gabriella" e Gian Gabriele Canonici
Maria Grazia "Gabriella" e Gian Gabriele Canonici
di Michele Rocchetti
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Martedì 5 Aprile 2016, 10:59
ANCONA - La storia di Ancona l'hanno fatta due volte: sia nella pratica, attraverso l'attività ultrasessantennale della libreria, sia sulla carta, tramite una serie di pubblicazioni riguardanti la città. Ma anche per loro è ormai giunto il tempo di andare in pensione. Gian Gabriele e Maria Grazia (da tutti conosciuta come Gabriella) Canonici annunciano la prossima chiusura dell'omonima libreria di corso Garibaldi, che a partire dall'11 aprile, per tredici settimane, effettuerà una svendita di tutti i prodotti con sconti dal 30 al 50 per cento. Con la libreria cesserà le attività anche la casa editrice. Rimane invece al proprio posto l'adiacente cartoleria. 

"Esiste un tempo per ogni cosa - spiega la signora Gabriella -. C'è un tempo per cominciare e uno per finire. E questa è ormai un esperienza conclusa. Io mio marito abbiamo una certa età e i nostri figli hanno altri interessi e altre occupazioni". I locali, di loro proprietà, verranno affittati. Forse ci verrà un'altra libreria, forse no. In ogni caso senza Gian Gabriele e Gabriella non sarà più la stessa cosa. Perché con i loro libri sono cresciute generazioni di anconetani.

La prima attività, una cartolibreria, la mise in piedi nel 1925 il padre di Gian Gabriele, Plinio Canonici, che durante la Seconda guerra mondiale fu partigiano e partecipò alla fondazione del Partito popolare delle Marche. Nel 1945, dopo un periodo di chiusura, la libreria riaprì, ma Plinio, poi a più riprese eletto consigliere comunale nelle file della Dc, questa volta aveva al suo fianco il figlio Gian Gabriele, il quale, a un passo dalla laurea in giurisprudenza, decise di lasciare gli studi per dedicarsi a tempo pieno all'attività avviata dal padre, affiancato successivamente dalla moglie Gabriella. Da allora la libreria Canonici è diventata un punto di riferimento per tutti gli abitanti di Ancona.

"Abbiamo ricevuto tanti attestati di affetto dai nostri clienti - fa sapere la signora Gabriella -. Del resto siamo sempre stati un'azienda familiare, con un rapporto diretto con la clientela. Il più bel complimento, però, ce l'ha fatto il direttore generale di una casa editrice, che ci disse che era contento di aver trovato dei librai e non dei venditori di libri". Una nota di distinzione rispetto ai grandi bookstore. "Gli affari nel tempo sono andati diminuendo - rivelano i due -. La vendita on-line e le catene hanno tolto molto spazio alle librerie tradizionali, ma è l'intero settore che è in crisi. Comunque non ce ne andiamo per questo. Era semplicemente il momento di farsi da parte. Ci dispiace soltanto di dover lasciare i nostri tre dipendenti". 
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