Cara sindaca, basta un granello per sabotare l’ingranaggio?

Comune di Ancona, bufera e polemiche
Comune di Ancona, bufera e polemiche
2 Minuti di Lettura
Martedì 12 Novembre 2019, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 10:30

ANCONA - Ancora adesso, a 5 giorni dal blitz della Squadra mobile in Comune, il sindaco Mancinelli rivendica il diritto di andare avanti senza chiedere le dimissioni dell’assessore Manarini, quello più esposto tanto da essere intercettato e perquisito, e degli altri tre coinvolti in diramazioni secondarie dell’inchiesta. Ma forse, da primo cittadino eletto con una maggioranza plebiscitaria, da nominata “Sindaco del mondo 2018” e da autrice di un libro sui “principi del buongoverno”, avvertirà l’opportunità di rispondere ad alcune domande che da giovedì mattina frullano nella testa di molti anconetani.

«Dopo i Laghetti, si ricomincia». Così la cricca guardava avanti

Mazzette in Comune: lavori mai eseguiti pagati 17 volte di più


1 Come è stato possibile che in un Comune con un bilancio da 123 milioni di euro un semplice geometra istruttore possa decidere le sorti di appalti da centinaia di migliaia di euro favorendo imprenditori amici?

2 Si è insospettita, a fine ottobre, quando ha saputo che i tecnici comunali stavano progettando un intervento importante di manutenzione dei Laghetti del Passetto, con lo svuotamento delle vasche, dopo aver inaugurato il primo giugno il parco appena riqualificato con lavori per 750mila euro?

3 Pur essendo del tutto estranea all’inchiesta, pensa di aver commesso errori di sottovalutazione, o di fiducia mal riposta, in questa vicenda?

4 Pensa di dover rivedere ruoli e responsabilità, nella filiera dei Lavori pubblici, ora che il Comune di Ancona si appresta a gestire investimenti per circa 25 milioni di euro tra progetti del piano periferie, waterfront e Social Lab agli Archi?

5 Lei parla di singola mela marcia. Ma che impressione le fa leggere nell’ordinanza del gip Sonia Piermartini che nel suo Comune avrebbe funzionato «un sistema illecito di gestione della cosa pubblica da parte di amministratori di estrazione politica, dirigenti e funzionari del Comune di Ancona caratterizzato da rapporti tutt’altro che lineari e trasparenti con il mondo dell’imprenditoria e delle libere professioni»?

© RIPRODUZIONE RISERVATA