Baia, serve un piano sicurezza: «Senza vie di fuga, è un tappo». Tutti a rapporto dal prefetto

Sonnino (Capannina): «Alla Chiesetta un vicolo cieco, si può solo fare inversione» Fissato il 19 luglio il vertice con forze dell’ordine, Comune e Capitaneria di porto

Baia, serve un piano sicurezza: «Senza vie di fuga, è un tappo». Tutti a rapporto dal prefetto
Baia, serve un piano sicurezza: «Senza vie di fuga, è un tappo». Tutti a rapporto dal prefetto
di Andrea Maccarone
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Domenica 9 Luglio 2023, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 12:04

ANCONA - Baia sold out. E come sempre va in scena il balletto delle auto che si aggirano tra i parcheggi a valle, nonostante i led del semaforo a monte segnalino il tutto esaurito ai parcheggi. Code. Manovre. Inversioni. Ingorghi. E se succede qualcosa? Nessuna via di fuga. L’imbuto. Per questo, e per altre questioni inerenti la sicurezza a Portonovo, il prefetto ha convocato per il 19 luglio la riunione con tutte le autorità coinvolte: Comune, forze dell’ordine e Capitaneria di porto. 


Le criticità 


Le strade che a valle collegano gli stabilimenti sono quelle di sempre: strette, tortuose.

Le auto, invece, sempre più ingombranti. «Arrivano qui da me - lamenta Maurizio Sonnino, titolare della Capannina - poi, una volta arrivati alla Chiesetta, se non trovano posto, sono costrette a fare inversione per andarsene. Ma quando ne vengono giù a frotte, inevitabilmente si crea il tappo. Se in quel momento scoppiasse un incendio, o una qualsiasi situazione d’emergenza, non so come va a finire. Di certo non bene». Il cul de sac della baia, dove è capitato spesso che le auto restino imbottigliate nei momenti di maggior afflusso. Un tetris senza via d’uscita che potrebbe diventare pericoloso. Tanto più che, in caso di emergenza, diventerebbe difficoltoso anche consentire l’intervento dei mezzi di soccorso. Insomma, la questione va affrontata e anche presto. «Sono molto contento che il prefetto abbia convocato questa riunione - afferma Edoardo Rubini, titolare del ristorante Emilia -. Anzi, lo ringrazio sentitamente per l’attenzione che sta dando a Portonovo riguardo la questione della sicurezza. Noi siamo qui per dare il miglior servizio agli utenti, ed è importante che il tutto avvenga in condizioni tali da poter garantire piena sicurezza a tutti i fruitori e ai turisti di Portonovo». Ed è per questo che il prefetto ha deciso di accendere un riflettore sul tema molto sentito anche dagli operatori.


La viabilità 


Per migliorare la viabilità a valle, lato Capannina, in realtà una soluzione ci sarebbe. Ed è proprio il titolare dello stabilimento a richiederla a gran voce. «Quella vecchia strada che fiancheggia il mio parcheggio - spiega Sonnino - riconduce alla piazzetta. Va riaperta subito. É l’unica via di fuga se dovesse accadere qualcosa su questo versante. Non è possibile che sia interdetta alla viabilità. Il Comune e l’ente Parco devono sedersi attorno a un tavolo e valutare la questione». In effetti non è pensabile che un’area a forte affluenza turistica, in piena estate, abbia una zona completamente senza sbocco. Dove una volta arrivati in fondo con le auto, non c’è altro modo di poter tornare indietro se non facendo inversione. Fornire un servizio ai cittadini e ai turisti siginifica garantire condizioni base per la fruibilità e soprattutto per la sicurezza. Portonovo è diventato un sito di forte richiamo. Non è più soltanto la spiaggia degli anconetani. Dunque, nel pieno rispetto della fragilità del sito, deve pur mettersi al passo con i tempi. 
 

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