ANCONA - Baia sold out. E come sempre va in scena il balletto delle auto che si aggirano tra i parcheggi a valle, nonostante i led del semaforo a monte segnalino il tutto esaurito ai parcheggi. Code. Manovre. Inversioni. Ingorghi. E se succede qualcosa? Nessuna via di fuga. L’imbuto. Per questo, e per altre questioni inerenti la sicurezza a Portonovo, il prefetto ha convocato per il 19 luglio la riunione con tutte le autorità coinvolte: Comune, forze dell’ordine e Capitaneria di porto.
Le criticità
Le strade che a valle collegano gli stabilimenti sono quelle di sempre: strette, tortuose.
La viabilità
Per migliorare la viabilità a valle, lato Capannina, in realtà una soluzione ci sarebbe. Ed è proprio il titolare dello stabilimento a richiederla a gran voce. «Quella vecchia strada che fiancheggia il mio parcheggio - spiega Sonnino - riconduce alla piazzetta. Va riaperta subito. É l’unica via di fuga se dovesse accadere qualcosa su questo versante. Non è possibile che sia interdetta alla viabilità. Il Comune e l’ente Parco devono sedersi attorno a un tavolo e valutare la questione». In effetti non è pensabile che un’area a forte affluenza turistica, in piena estate, abbia una zona completamente senza sbocco. Dove una volta arrivati in fondo con le auto, non c’è altro modo di poter tornare indietro se non facendo inversione. Fornire un servizio ai cittadini e ai turisti siginifica garantire condizioni base per la fruibilità e soprattutto per la sicurezza. Portonovo è diventato un sito di forte richiamo. Non è più soltanto la spiaggia degli anconetani. Dunque, nel pieno rispetto della fragilità del sito, deve pur mettersi al passo con i tempi.